17 gennaio 1991: lo spartiacque
Per me, allora diciasettenne, quella prima guerra del Golfo fu realmente uno spartiacque; segnò infatti indelebilmente la mia vita e mi cacciò dentro un gorgo dal quale ancora non sono uscito e NON voglio uscire: quello dell’opposizione integrale alle guerre e alla loro preparazione, quello della scelta fortemente antimilitarista.
30 anni fa non parlavo di scelta nonviolenta (arriverà qualche anno dopo…) ma in quei giorni cominciava a formarsi il mio impegno che, ahimé (visto che le guerre continuano), mi porto dietro tuttora.
A dire il vero fu anche un periodo molto bello e intenso: i collettivi, il coordinamento degli studenti contro la guerra, le manifestazioni e soprattutto le centinaia di riunioni per prepararle. Conobbi tanta bella gente e furono giorni di straordinario impegno.
Come dimenticare la rabbia per l’Italia entrata formalmente in guerra e le discussioni interminabili citando di continuo l’articolo 11 della costituzione? la ricerca spasmodica di informazioni (e il rendersi conto per la prima volta che non tutto quello che passavano i giornali e i telegiornali era verità…), le immagini in notturna con i traccianti della contraerea sull’Iraq e l’orrore delle bombe.
Centinaia e migliaia di bombe sul popolo iracheno… Centinaia di migliaia di morti anche tra la popolazione civile e anche per mano di piloti e mezzi italiani…