• 24 Marzo 2025 17:52

Campagna di obiezione alla guerra, l’interrogazione parlamentare sugli obiettori israeliani arriva al Senato

DiRedazione

Feb 14, 2025

Il testo che segue è uno dei frutti del lavoro di advocacy della Campagna di Obiezione alla Guerra a sostegno, tra gli altri, degli obiettori e disertori israeliani insieme ai nostri partner Mesarvot, New Profile e Refuser Solidarity Network. Si tratta di una interrogazione parlamentare scritta, rivolta ai ai Ministri dell’interno e degli affari esteri e della cooperazione internazionale, presentata da Aurora Floridia, senatrice di Europa Verde, del Gruppo Misto del Senato (e che ringraziamo) con atto n. 4-01747, pubblicato il 21 gennaio 2025, nella seduta n. 264.

Premesso che:

in Israele, la legislazione prevede l’obbligo di prestare servizio militare per tutti i cittadini, maschi e femmine, e coloro che si rifiutano, per ragioni di coscienza o di altro tipo, possono essere considerati renitenti alla leva;

gli obiettori di coscienza all’esercito israeliano che si rifiutano di prestare servizio militare rischiano persecuzioni e detenzioni, il che può configurarsi come una violazione dei loro diritti fondamentali;

la convenzione di Ginevra del 1951 sui rifugiati, all’articolo 1A, riconosce il diritto all’asilo per chiunque sia perseguitato per motivi di opinione politica o appartenenza a gruppi sociali particolari, potendo includere obiettori e disertori militari che rifiutano il servizio per ragioni di coscienza;

il patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR) adottato dall’ONU nel 1966 ed in vigore dal 1976 e accolto in Italia con legge n. 881 del 1977, riconosce il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare che è inerente al diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione, garantito dall’articolo 18, inderogabile anche in un momento di emergenza pubblica, come stabilito dall’articolo 4;

l’Italia, in qualità di Stato firmatario della convenzione e del patto, ha l’obbligo di garantire protezione e assistenza ai richiedenti asilo che temono persecuzioni nel loro Paese d’origine, come anche disposto dal decreto legislativo n. 251 del 2007, in attuazione delle direttive europee,

si chiede di sapere:

quali iniziative intendano adottare i Ministri in indirizzo per garantire che gli obiettori o disertori israeliani, che abbandonino il proprio Paese per rifiutare il servizio militare obbligatorio per motivi di coscienza, anche per non essere complici della politica di violenza verso i palestinesi, possano ottenere adeguata protezione internazionale in Italia, in linea con le normative nazionali e internazionali in materia di diritti umani;

se non si ritenga opportuno adottare un provvedimento ad hoc, come il nostro Paese fece per gli obiettori e disertori delle Repubbliche dell’ex Jugoslavia, con la legge n. 390 del 1992, articolo 2, comma 2-bis, per accogliere le richieste di asilo di tali individui tenendo conto delle particolari ragioni di coscienza e delle possibili persecuzioni nei loro confronti;

quali azioni di coordinamento siano previste tra le autorità italiane e le organizzazioni internazionali per assicurare una protezione efficace a questi richiedenti asilo.