Il secolo mi balza alla gola come un cane da caccia” [Osip Emil’evic Mandel’stam]
Amare e uccidere, negare e accogliere sono state e sono categorie necessarie per descrivere il crinale tra ventesimo e ventunesimo secolo. Trattate di solito come criteri per dividere i “buoni” dai “cattivi”, esse sono divenute progressivamente e ineluttabilmente espressioni e manifestazioni che convivono nei nostri comportamenti.
Ci inducono a ridescrivere il significato stesso di essere umani. Possiamo essere e divenire “angeli” e “demoni”, a seconda delle relazioni e dei contesti delle nostre vite. Riconoscere la nostra complessità e accoglierne le implicazioni può voler dire, forse, divenire più capaci di far prevalere la nostra disposizione verso le diversità che uniscono, invece che inventarci e mettere in atto le identità che dividono. Accettare la parte di noi che tende alla negazione ed elaborarla, forse ci può aiutare a sviluppare e ad affermare il dialogo e il riconoscimento reciproco.
Giovedì 5 giugno 2014, ore 17.30 Biblioteca comunale, Trento / Sala degli Affreschi
Ugo Morelli – Il conflitto generativo. Se vuoi la pace educa a gestire bene il conflitto
Ugo Morelli, studia il conflitto e le dinamiche della sua gestione, con particolare riguardo alla ricerca delle condizioni per sostenere l’incontro tra le differenze e le possibilità di emancipazione reciproca e innovazione sociale, a livello di identità, di interessi, di culture e di conoscenza.
L’autore dialoga con Michele Nardelli.
Organizzano Forum trentino per la Pace e i diritti umani e Biblioteca Comunale di Trento