Con una lettera aperta a Giuseppe Conte e a Lugi Di maio, Nicola Zingaretti e Pietro Grasso, presentata e approvata dai partecipanti al Festival Flumen su Ecologia, Nonviolenza, Migrazioni, in corso a Fiumicino in questi giorni, il Movimento Nonviolento ritiene che la società civile non possa rimanere solo spettatrice passiva, ma debba dare il proprio contributo per il futuro del governo e del Paese.
Al Presidente incaricato Giuseppe Conte
Al capo politico M5S Luigi Di Maio
Al segretario del PD Nicola Zingaretti
Al Presidente di LeU Pietro Grasso
e per conoscenza al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Dal palco di Flumen Festival dell’Ecologia della Nonviolenza e delle Migrazioni, il Movimento Nonviolento interviene direttamente nelle trattative e offre una possibile soluzione per risolvere la crisi politica con tre proposte precise:
- Uscire dal programma F-35. Il M5S, il PD e LeU hanno già preso posizione critica in passato, anche con atti parlamentari, nei confronti dell’acquisto dei cacciabombardieri F-35. Entro fine anno il nostro Paese ha l’occasione, come ultima finestra, di recedere dagli impegni senza ulteriori penali; ciò equivarrebbe a un risparmio reale di 10 miliardi di euro.
- Riduzione delle spese militari. Oggi il bilancio della Difesa è di 25 miliardi di euro: si faccia un taglio del 10% e la cifra risparmiata – 2,5 miliardi – sia utilizzata per alleggerire la manovra economica. Il taglio delle spese militari è prioritario più efficace, più popolare, più utile e più democratico del taglio dei parlamentari.
- No al 2% del PIL per la Nato. La richiesta della Nato è di aumentare il budget militare fino ad arrivare al 2% del Pil. Nel programma di Governo ci sia invece il rifiuto di tale misura e si assuma l’impegno che il solo possibile aumento per la Difesa deve essere a favore della istituzione della difesa civile non armata e nonviolenta, per il Servizio Civile, la Protezione Civile, la difesa e tutela ambientale, poiché l’unica guerra da combattere è quella contro il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici.
La discussione per la definizione del programma e la conseguente formazione di un nuovo governo che raccolga la fiducia delle Camere per la prosecuzione della Legislatura, riguarda non solo le forze politiche parlamentari, ma tutti i cittadini e le organizzazioni della società civile.
Proponiamo quindi questi tre obiettivi politici come punti programmatici prioritari. È un richiamo ad impegni realistici che voi stesso avete condiviso in campagna elettorale. Ora avete l’occasione di mettervi in sintonia con il Movimento per la Pace e con larga parte dell’opinione pubblica.
L’Italia potrà così contribuire a trasformare l’Europa in una potenza di pace.
Fiumicino, 1 settembre 2019
FLUMEN Festival
Movimento Nonviolento