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Scuola, suola, sola, sol, so, s, sssh

DiMauro Presini

Giu 9, 2020

Per ribadire come la penso sulla scuola della cosiddetta “didattica a distanza” (ma che sarebbe più corretto chiamare “didattica dell’assenza“) uso un estratto preso dalla mia introduzione al filmato di saluto che i bambini e le bambine della classe quinta della scuola primaria “Bruno Ciari” di Cocomaro di Cona hanno presentato ai loro compagni, ai genitori e al personale il 5 giugno scorso.
Non aggiungerei altre parole perché, nel filmato, ho detto quello che penso, a modo mio, rivolgendomi anche ai bambini, spero in un modo chiaro.
Se serve, ribadisco che la cosiddetta “didattica a distanza” è un rimedio in una situazione di emergenza ma non la soluzione; se non basta, insisto dicendo che la “didattica a distanza” non è scuola.
Capisco bene le difficoltà di chi deve gestire questa situazione complessa ma, ascoltate alcune anticipazioni e lette certe ipotesi strampalate, io temo molto che si trovi la soluzione più facile e più economica e non quella più giusta. Ho paura di qualche decreto estivo che stravolga la scuola della Costituzione e son ancor più preoccupato che, dopo i giorni della scuola al centro dell’attenzione sui giornali, si torni alla quiete “dopo la tempesta”.
Anche se siamo in un ritardo spaventoso, mi auguro che si cominci seriamente, da subito, a fare un censimento dei locali scolastici che ci sono e di quelli extrascolastici che si potrebbero sfruttare per pensare ad una ripresa, a settembre, di una scuola in presenza.
Comunque la pensiate, buona visione:

P.S. Il filmato completo della classe quinta, da cui è tratto il mio pezzo, si può vedere qui

P.P.S. Io sono solo uno dei maestri della quinta di cui sopra, insieme ad Anna, Cinzia, Fabiola, Giada, Michela e Calogero.

 

Di Mauro Presini

Mi chiamo Mauro Presini, sono maestro elementare specializzato per l’integrazione. Sono stato obiettore di coscienza al servizio militare. Dalla metà degli anni settanta mi occupo di integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Dal 1992 coordino il giornale dei bambini: “La Gazzetta del Cocomero“. Dal 1996 curo Astrolabio, il giornale del carcere di Ferrara. Sono impegnato nella difesa della Scuola Pubblica intesa come "organo costituzionale".

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