Il 25 settembre scorso ho aderito alla Giornata per Federico Aldrovandi, un progetto promosso dall’Istituto Comprensivo “Corrado Govoni” di Ferrara che invitava gli insegnanti a discutere con le proprie classi di diritti, di democrazia e di Costituzione.
A scanso di equivoci premetto che con i bambini e le bambine della classe prima che sto frequentando non ho raccontato ciò che è successo 15 anni fa dalle parti dell’ippodromo di Ferrara. Abbiamo parlato invece di quando si è arrabbiati, di come si fa a far passare la rabbia e di come si può smettere di litigare.
Io credo che la scuola sia “una palestra di democrazia” pertanto credo che i bambini e le bambine, anche di 6 anni, debbano essere messi nella condizione di “allenarsi con gli attrezzi della democrazia” che sono il dialogo, il confronto di idee, il rispetto dell’altro e la partecipazione.
Di seguito la trascrizione della nostra conversazione.
Comunque la pensiate, buona lettura.
IO: Vorrei fare una discussione con voi: mi piacerebbe che parlassimo insieme di qualcosa che è successo poco fa durante l’intervallo.
Diversi di voi si sono lamentati perché qualche bambino o qualche bambina gli ha fatto dei dispetti; inoltre ci sono stati dei litigi fra chi giocava con i rametti secchi perché qualcuno ne voleva avere più degli altri. Vorrei farvi qualche domanda.
Perché si litiga con gli altri ?
– Perché ci sono bambini birichini.
– Certi bambini si arrabbiano senza senso e poi danno delle botte.
– A volte certi bambini vanno a distruggere dei giochi di altri bambini.
– A volte certi bambini sono arrabbiati con degli altri bambini.
– Alcune volte ci sono dei bambini che prendono le cose di tutti senza dirlo così gli altri si arrabbiano.
– Si fa la lotta perché si può essere molto arrabbiati.
– Certi bambini si spingono, lottano, si arrabbiano e si fanno male.
– Quando dei bambini fanno qualcosa di sbagliato, gli altri si arrabbiano, fanno la lotta e gli danno delle botte.
– Perché certi bambini vogliono sfogare la loro rabbia.
Quando vi arrabbiate?
– Al pomeriggio perché mio fratello mi picchia.
– Quando i miei genitori mi sgridano perché non ho fatto delle cose che dovevo fare.
– Quando non riesco a fare una cosa.
– Alla sera, alla mattina e al pomeriggio perché voglio dormire per terra con le coperte ma i miei genitori non vogliono.
– Quando i miei genitori non mi prendono alcuni giochi.
– Quando io voglio dormire di più al mattino.
– Quando i miei genitori mi danno delle sculacciate forti.
– Quando mia sorella mi fa gli scherzi.
– Quando rompo una cosa.
– Quando sono stanco.
– Quando mia mamma mi urla in faccia.
– Quando gli altri bambini picchiano i miei amici.
– Quando mi svegliano e vorrei dormire ancora.
Come vi passa la rabbia?
– Quando mi arrabbio i biscotti mi danno un po’ di pace.
– La mia mamma mi calma con le coccole.
– Io mi calmo quando riesco a fare la cosa che volevo fare.
– Mi calma il papà.
– La rabbia passa da sola.
– Facendo il riposino.
– Quando qualcuno mi ascolta.
– Mi passa quando gioco da sola senza mio fratello.
– Giocando con la mia tartarughina.
– Quando il papà mi consola.
– Quando vado sullo scivolo.
– Quando mangio qualcosa.
– Mi passa all’improvviso.
– Con le coccole.
– Quando faccio un respiro profondo.
– Andando in bici.
– Quando mangio un ghiacciolo.
– Quando la mamma mi ascolta e mi abbraccia.
C’è un modo per smettere di litigare?
– Si può fare la pace abbracciandosi.
– Si può fare un respiro profondo e darsi un abbraccio.
– Si deve capire che è meglio non fare la lotta.
– Uno può dire: “Scusa” e l’altro può dire: “Scuse accettate, non lo faccio più”.
– Si può essere più gentili.
– Si deve dire: “Facciamo pace”.
– Un bambino può anche dire: “Non si deve fare la lotta altrimenti ci facciamo del male”.
– Si dovrebbe parlare bene per risolvere le cose.
– Bisogna vedere nella testa dell’altro.
IO: Parleremo prossimamente insieme su come si può fare per vedere nella testa dell’altro.