• 22 Novembre 2024 1:06

Consiglio di lettura n. 61 – LIBRI A PRANZO

DiEnrico Pompeo

Feb 1, 2023

A Livorno esiste un posto molto particolare, si chiama Fiaschetteria da Pilade, con lo stesso nome che aveva agli inizi del’900. In quel periodo tra i vari frequentatori, due tra i più assidui furono Giosuè Carducci e Giovanni Pascoli. I due grandi poeti hanno lavorato, a distanza di pochi anni l’uno dall’altro, come insegnanti al Liceo Classico, e per alcuni periodi sono stati colleghi di corso. Spesso, dopo la mattinata di lezione, andavano da Pilade a mangiare e, soprattutto, a sorseggiare parecchi bicchieri di vino. Testimonianza di queste assidue frequentazioni sono delle lettere autografe di Pascoli e una lapide che campeggiano oggi sulle pareti del ristorante che ha riaperto da pochi anni. Il posto, che presenta un menù che riprende piatti tradizionali della cucina labronica, ha, al suo interno, una libreria, delle riviste del secolo scorso e una radio, di quelle degli inizi del’900, che diffonde musica durante tutte le ore di apertura. In questo spazio, che unisce convivialità e arte, da Settembre del 2022 si è sviluppata l’iniziativa ‘Libri a pranzo’, di cui sono il curatore.

Di cosa si tratta? Negli ultimi tempi ho cercato di promuovere la lettura di romanzi di narrativa contemporanea, organizzando presentazioni di autrici ed autori. Ho avuto però la sensazione che, nonostante la qualità degli ospiti, questi incontri avessero il limite di una distanza tra lo scrittore o la scrittrice e il pubblico. Cercando su internet ho trovato che nella libreria City Lights di San Francisco, quella fondata da Ferringhetti, esistevano delle presentazioni svolte attorno a un tavolo imbandito. L’idea mi è sembrata molto interessante e ho subito pensato alla Fiaschetteria come luogo ideale.

Abbiamo deciso di muoverci in questo modo: viene scelta una casa editrice e una volta al mese viene fatto un pranzo, di domenica, con un unico tavolone, con sedici commensali, tutti vicini e tra una portata e l’altra, tra i vari brindisi, pongo delle domande allo scrittore o alla scrittrice.

Ogni rassegna dura quattro incontri, con un appuntamento al mese, così che chi viene possa avere anche un’idea del catalogo, delle scelte editoriali, della grafica delle copertine, delle traduzioni.

Si crea un clima molto rilassato, in cui il rapporto con l’autore diventa più stretto e il romanzo, la raccolta di racconti diventano solo uno spunto, un innesto per conoscersi e scambiarsi emozioni e pensieri.

Infin dei conti si torna a quello che è sempre stato uno dei caratteri fondanti della costituzione delle comunità sociali, dai tempi dei nostri antenati, cioè il racconto davanti a un fuoco, un camino, spesso guarnito da banchetti con bevande annesse.

Il senso di una collettività si crea attraverso situazioni come queste, quando si condividono interessi e un libro di narrativa è una porta privilegiata,  uno spazio di incontro che si esclude da quelle dinamiche tremende che sono legate alle lotte di potere.

Sarebbe bello se questo progetto uscisse dai confini labronici e venisse replicato in altri contesti, dato che questa esperienza risulta, almeno a oggi, una singolare attività, almeno così com’è congegnata, nel contesto italiano.

Anche così si alimenta una cultura di dialogo, di ascolto, di partecipazione che sono gli ingredienti fondamentali di una prospettiva di trasformazione verso un orizzonte nonviolento.

Buona lettura dei libri presentati, tanti dei quali recensiti proprio in questa rubrica.

Evviva!

Di Enrico Pompeo

Enrico Pompeo è nato a Livorno nel 1972. Docente di Lettere, è autore dei romanzi: ‘Una curva improbabile’ (Edizioni Edicom 2001); ‘Il Drago, il Custode, lo Straniero’ (Ed. Creativa 2016. Premio Speciale della Giuria ‘Alda Merini’ 2017), ‘Nessuno ha dato la buonanotte’ (MDS editore, novembre 2021.Prima ristampa Aprile 2022) e di un libro di racconti ‘Scritti (S)Connessi’ (Ed. Creativa 2018. 3° Classificato in ‘EquiLibri’ 2018). È drammaturgo e regista dello spettacolo ‘La Cattiva Strada’, patrocinato dalla Fondazione De André. Scrive recensioni per le riviste ‘Azione Nonviolenta’ e ‘Offline’. Organizza laboratori di arte e comunicazione presso l’Agriturismo Montevaso.

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