• 23 Novembre 2024 14:27

Dalla Russia pacifista arriva una richiesta urgente e concreta all’Unione Europea. Il Movimento Nonviolento si rivolge al governo italiano

DiRedazione

Lug 10, 2023

Dalla Russia pacifista arriva una richiesta urgente e concreta all’Unione Europea: protezione internazionale agli obiettori di coscienza russi, ucraini e bielorussi, ai disertori e a coloro che si sono arresi o sono stati catturati nella guerra in Ucraina.

Dal cuore pulsante della Russia pacifista, arriva una richiesta concreta all’Unione Europea, alla Commissione e al Parlamento, per la protezione internazionale degli obiettori di coscienza e di tutti coloro che rifiutano la guerra, non vogliono combattere, e cercano asilo politico.

Le recenti modifiche legali introdotte dalla Federazione Russa hanno minato drasticamente i diritti  per il personale militare di obiettare o disertare, costringendolo a partecipare al conflitto armato contro la propria volontà. Nuove leggi sempre più severe hanno creato meccanismi favorevoli al regime russo per perseguitare i propri cittadini che scelgono di opporsi, scappare, disertare o arrendersi nella guerra di invasione dell’Ucraina. In Russia sono in atto restrizioni temporanee extragiudiziali all’uscita dal Paese per i soldati di leva, la confisca dei passaporti stranieri ai cittadini chiamati al servizio militare, e per chi non si presenta all’ufficio di registrazione militare scatta il divieto di guidare veicoli, di registrare proprietà o fare transazioni finanziarie. Molti giovani russi contrari alla guerra vorrebbero andarsene, ma lasciare la Russia e recarsi in paesi più sicuri è un processo estremamente complicato: le frontiere terrestri con i Paesi dell’UE sono di fatto chiuse e la procedura di visto semplificata è stata abolita.

Il Movimento degli Obiettori di Coscienza russi si rivolge ai governi della UE affinché adottino un approccio comune per fornire protezione internazionale per i cittadini russi che sono minacciati di azioni penali o sono perseguiti per aver esercitato il loro diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, ma anche per tutti coloro che  hanno dichiarato il loro rifiuto di partecipare a operazioni di combattimento, di eseguire ordini relativi a operazioni di combattimento in Ucraina, hanno lasciato il luogo di servizio e per questo sono sotto la minaccia di un procedimento penale o sono perseguiti penalmente.

Il documento intitolato “Appello alla Commissione Europea e al Parlamento Europeo sulle misure necessarie per la protezione internazionale degli obiettori di coscienza russi, ucraini e bielorussi, dei disertori e di coloro che si sono arresi o sono stati catturati” si rivolge direttamente al Parlamento europeo e alla Commissione europea chiedendo loro di creare speciali gruppi di lavoro e di contatto, dove, con la partecipazione delle associazioni umanitarie e per i diritti umani russe contro la guerra, possano sviluppare passi e soluzioni concrete per attuare i punti delineati nel nostro appello.

Insieme alle reti internazionali, EBCO-BEOC (Ufficio europeo Obiezione di coscienza) e War Resisters’ International, hanno sottoscritto il documento molte associazioni russe e di altri paesi, non solo europei. Il Movimento Nonviolento è tra i firmatari, sostiene e diffonde il testo in Italia.

In particolare il Movimento Nonviolento si rivolge direttamente al Governo italiano, alla Presidente del Consiglio, al Ministro degli Esteri, al Parlamento italiano, ai Presidenti di Camera e Senato, affinché le misure richieste dalle organizzazioni internazionali pacifiste siano adottate subito. Con un semplice decreto legge in ventiquattr’ore è possibile dare una risposta positiva  e salvare vita e libertà a chi si oppone e si sottrae alla follia della guerra.

Movimento Nonviolento

www.azionenonviolenta.it

10 luglio 2023

Dai un contributo alla Campagna di Obiezione alla guerra, con un libero versamento su Iban IT35 U 07601 11700 0000 18745455 per il sostegno ai movimenti nonviolenti in Russia, Bielorussia, Ucraina, e la difesa legale degli obiettori di coscienza di quei paesi. Grazie. Causale: “Campagna di Obiezione alla guerra del Movimento Nonviolento”