• 22 Novembre 2024 22:41

Sforzi di Pace: mi presento…

DiFabrizio Bettini

Nov 26, 2014

Tutto nasce dal fatto che nel 1991 ho fatto la visita di leva. Mi ricordo quella sensazione di timore verso i militari e l’arroganza del carabiniere che curava la selezione!

Mi ricordo anche che qualche mese prima c’era stata la prima guerra nel Golfo e io sentivo che non ci volevo stare, non sapevo come ma non volevo essere parte di quel mondo che fa le guerre, anche se “giuste”.

Quel giorno alla visita di leva mi ricordo il discorso di un ufficiale che ci diceva che da quel momento (dal moneto in cui eravamo considerati abili) saremo stati militari a tutti gli effetti.

Tornando a casa dal distretto militare mi sono subito recato all’ufficio leva del mio comune a prendere informazioni sul servizio civile e sull’obiezione di coscienza.

Quell’anno di servizio fra l’estate del 92 e del 93 mi ha cambiato la vita. Ho imparato molto su di me, sugli altri e sulla condivisione ma ancora non mi bastava. Un giorno a fine novembre del 92, ad un incontro coordinamento obiettori, uno si alza e ci comunica che si autodenuncierà per fare l’obiettore in zone di conflitto. Avrebbe partecipato a quella che sarebbe poi stata chiamata la marcia dei 500.foto

Che botta! Che bello, forse avevo capito quello che volevo anche io. Ma non era nulla di rassicurante. La guerra nella ex Jugoslavia era vicina e faceva paura anche da lontano figuriamoci entrarci dentro disarmato e nonviolento!

E’ così che nell’estate del 93 ho fatto la mia prima esperienza partecipando alla marcia “Mir Sada”.

Ho sentito il bisogno di capire meglio cosa voleva dire essere contro la guerra. Per questo motivo sono partito le prime volte.

Andavo, facevo un viaggio, capivo delle cose, e mi dicevano che ero bravo. Dopo quei viaggi molte volte ho ho sentito forte il desiderio di stare più vicino a chi subiva la guerra, ma io non potevo; dovevo lavorare e pensare al mio futuro.

Camminando ho trovato la mia risposta incontrando i volontari di Operazione Colomba. E’ stato amore a prima vista! Ecco il mio futuro, mi son detto. La condivisione con le vittime del conflitto è stata la prima cosa che mi ha colpito poi la nonviolenza e il non fare il tifo per nessuno ma semplicemente stare dalla parte delle vittime. Nel giro di una paio di anni Operazione Colomba è diventata un pezzo importante della mia vita e per molti anni sono stato attivo come volontario di lungo periodo in Croazia, in Kossovo, in Caucaso e nel conflitto palestinese.

Nove anni fa ho deciso di “ritornare a casa” ma di continuare su questa strada. Dal 2005 faccio parte della segreteria di Operazione Colomba e coordino dall’Italia una presenza, prima il Kossovo (fino al 2010) e poi l’Albania (dal 2010). Continuo a fare quello che facevo all’estero anche se ora è la mia esperienza che metto al servizio.FabriSokolJovan (1)

Sforzo di Pace, detto anche con una punta di ironia, perché la Pace non è mettersi corone di fiori e cingersi le spalle con la bandiera arcobaleno. La Pace è lotta, resistenza e forza, sempre accompagnata dalla nonviolenza. In questo spazio cercherò di farvi conoscere alcuni aspetti di questa parola, alcuni personaggi, storie e sfoghi. Spero di non tediarvi ma di provocare riflessioni o mettervi anche un po’ di buon umore perché esistono anche le belle notizie.

Di Fabrizio Bettini

Sono sposato, papà di 3 figli, volontario di lungo periodo in Croazia, in Kossovo, Caucaso e nel conflitto palestinese. Dal 2005 faccio parte della segreteria di Operazione Colomba e coordino dall'Italia la nostra presenza, prima il Kossovo (fino al 2010) e poi l'Albania (dal 2010).

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