• 22 Novembre 2024 22:15

Anche noi sosteniamo Osservatorio Balcani e Caucaso

DiMassimiliano Pilati

Mar 28, 2015

Si è tenuto in questi giorni a Rovereto, in Trentino, il primo incontro di una vertenza sindacale sul futuro di Osservatorio Balcani e Caucaso: sul tavolo il licenziamento di metà del personale con cui si mette a repentaglio un progetto costruito in 15 anni.

OBC è l’animatore di un’ampia comunità centinaia di migliaia di persone che hanno a cuore il progetto europeo, i diritti di cittadinanza e il pluralismo. E che ha fatto della conoscenza uno strumento per la costruzione di un’Europa aperta e democratica.

OBC stava per iniziare il suo sesto progetto Europeo e ora rischia di non poter più dare il suo contributo in ambito locale, nazionale e internazionale. Chiediamo alla Provincia autonoma di Trento, principale finanziatore, di non smettere di investire sulla qualità, di non rinunciare ad un’eccellenza del territorio e di riconsiderare la strada intrapresa.

Anche per noi di azionenonviolenta.it OBC è stato spesso una preziosa fonte di documentazione, analisi e informazione e quindi è per noi naturale sottoscrivere e condividere l’appello che in questi giorni sta circolando a sostegno di questa importantissima struttura.

Invitiamo quindi tutte le nostre lettrici e lettori a sottoscrivete l’appello al Presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi e all’Assessora provinciale all’università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità e cooperazione allo sviluppo Sara Ferrari.

Lo potete fare compilando il formulario a questo link o mandando una mail con il vostro nome e cognome e l’adesione all’appello all’indirizzo sostieni@balcanicaucaso.org

Grazie, Massimiliano Pilati per azionenonviolenta.it

(immagine tratta da eastjournal.net)

Riportiamo di seguito il testo dell’appello

Alla cortese attenzione
Dott. UGO ROSSI
Presidente della Provincia autonoma di Trento

E per conoscenza

Dott.ssa SARA FERRARI
Assessora provinciale alla Cooperazione allo sviluppo

 Egregio Presidente Rossi,

le scriviamo per porre alla sua attenzione la questione del futuro di Osservatorio Balcani e Caucaso (OBC) che, come abbiamo appreso dalla stampa, subirà a breve un drastico ridimensionamento.

Con il suo articolato lavoro di informazione, analisi, sensibilizzazione, OBC rappresenta un caso unico in Italia per capacità di mettere in relazione territori, società civile, cittadini ed istituzioni in un dialogo serrato sull’Europa.

Grazie a una fitta rete di corrispondenti locali – giornalisti, intellettuali, attivisti delle regioni in esame – da quindici anni OBC segue gli sviluppi dell’allargamento dell’Unione Europea verso il sud-est Europa e la Turchia, e la politica di Vicinato in Caucaso e garantisce un monitoraggio attento di molti paesi europei ancora segnati da instabilità politica o conflitti armati, quali il Kosovo o l’Ucraina.

Costruendo ampi partenariati localmente, come su scala internazionale, OBC è impegnato attivamente a stimolare il confronto sui grandi temi di attualità: dalla libertà di stampa alla produzione culturale, dai diritti umani allo sviluppo democratico nello spazio europeo.

L’interdipendenza economica, energetica, migratoria, ambientale del nostro Paese con queste regioni è sostanziale: metà degli immigrati arriva dall’Europa orientale; l’export verso i Balcani supera quello verso la Cina; il Caucaso è fondamentale per la diversificazione delle fonti energetiche.

A ciò si aggiunga l’interdipendenza politica dato che alcuni dei paesi della regione membri dell’Unione Europea o lo diventeranno nel prossimo futuro.

La professionalità di OBC nell’affrontare questi temi coniugando informazione, ricerca, policy advice, formazione, divulgazione è riconosciuta dalle Istituzioni europee, dal Ministero degli Affari Esteri italiano, da molte realtà culturali ed economiche che lo sostengono attivamente.

Oltre al prestigio, OBC ha dimostrato capacità di attrazione di risorse, in particolare grazie ai progetti europei, offrendo negli anni rilevanti ricadute occupazionali al suo territorio.

Da ultimo, si noti che, anche una volta affermatosi come think-tank europeo, OBC è stato capace di mantenere un saldo legame con la società civile italiana e trentina di cui è espressione.

Tra le ragioni dell’affermazione di OBC c’è il sostegno continuativo della Provincia autonoma di Trento, ovvero di un ente locale convinto assertore del ruolo dei territori nella costruzione dell’Europa del futuro, solida e democratica.

Ci rivolgiamo a lei Presidente perché, nonostante la crisi, rinnovi l’investimento della Provincia su Osservatorio Balcani e Caucaso. In un momento tanto delicato per il nostro continente, abbiamo bisogno di rilanciare il progetto europeo a partire dai territori, stimolando la conoscenza e valorizzandone le risorse.

Una realtà come OBC, capace di farsi ponte tra società civile e istituzioni, tra sapere scientifico e opinioni pubbliche, grazie al vostro convinto sostegno potrà continuare ad offrire il suo prezioso contributo.

Per sottoscrivere l’appello clicca qui

Di Massimiliano Pilati

Vivo a Lavis, in Trentino con mia moglie Francesca e le mie figlie Margherita e Anna e le gatte Zoe e Titù. Sono agronomo e lavoro nel campo dell'agricoltura biologica, cosa che mi permette di vedere anche gli angoli rurali più nascosti della nostra splendida regione. A Lavis, dove vivo, ho fondato e partecipato per vari anni alle attività di “Impronte – laboratorio di Partecipazione”, un contenitore con il quale cercavamo di essere attive/i sul territorio. Sono attivista e membro del Comitato di Coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento, associazione fondata da Aldo Capitini per la quale, tra le altre cose, sono responsabile del sito azionenonviolenta.it e dei suoi social media. Dall'aprile 2014 al maggio 2024 sono stato Presidente del Forum Trentino per la pace e i diritti umani. Rappresento il forumpace nel Consiglio di Amministrazione del Centro per la Cooperazione Internazionale di Trento.

1 commento su “Anche noi sosteniamo Osservatorio Balcani e Caucaso”
  1. Penso sia importante che continui il lavoro dell’osservatorio anche se ho poche informazioni in merito. Vorrei saperne di più,grazie

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