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Ghirlanza 2015: incontri, tempeste, distacchi

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Ott 18, 2015
vigna Biani Aldo Capitini

di Maria Erminia Satta

Il 27 e 28 giugno 2015 ho partecipato al laboratorio autobiografico itinerante dal tema Incontri, tempeste, distacchi. Condotto da Carlo Bellisai, si è svolto alla Casa per la Pace di Ghilarza, il paese dove Gramsci trascorse la sua infanzia e adolescenza e la cui Casa Museo è diventata un importante centro di documentazione e ricerca sulla sua figura.

Il laboratorio era inserito nella programmazione dei Campi Estivi organizzati dal Movimento Internazionale per la Riconciliazione e dal Movimento Nonviolento, con l’obiettivo di permettere ai partecipanti di vivere la nonviolenza trascorrendo insieme qualche giorno per conoscersi, lavorare, crescere e divertirsi.

Il laboratorio è stato bellissimo, carico di grande forza emotiva e catartica. Con Carlo eravamo in undici.

Era la prima volta che partecipavo ad un percorso comune di scrittura autobiografica e mi sono iscritta al laboratorio spinta soprattutto dalla curiosità. Avevo abbastanza paura e mi chiedevo se sarei stata capace di raccontarmi senza censure e se anche gli altri avrebbero saputo farlo. Mi rassicurava il fatto di conoscere la serietà di Carlo e la sua intelligente competenza perché già con lui, ma non in veste di conduttore, avevo partecipato a diversi seminari.

Dopo una premessa sul bisogno personale di ricordare, di raffrontarsi, di comunicarsi, sui poteri della scrittura autobiografica che ci permette una visione dall’alto di noi stessi e sprigiona invenzione e creatività, sulla necessità di riconoscere e accogliere con empatia il nostro io molteplice e tessitore, abbiamo cominciato a camminare per le vie di Ghilarza e dintorni, andando di volta in volta a sederci in posti suggestivi che hanno favorito il nostro raccontarci e l’ascolto reciproco.

Nel nostro pensoso peregrinare ci hanno accolto, alla periferia del paese, le ombre profumate di parchi e giardini: al mattino, attorno alla chiesa medievale di San Giorgio e, nel pomeriggio, nei pressi della chiesa della Madonna del Carmelo. L’indomani mattina, a qualche chilometro dall’abitato, immersi negli odori penetranti della macchia mediterranea ci siamo seduti sulle rive, prima brumose e poi scintillanti nel sole, del fiume Tirso e del suo lago Omodeo.

A fine mattina hanno favorito il nostro viaggio nella memoria i muri in trachite rossa della chiesa romanica di San Pietro a Zuri: memori del loro travaglio (e della gioia ritrovata?) hanno accolto e custodito anch’essi, muti e non giudicanti, le nostre parole prima scritte e poi, con tremante fiducia, donate ai compagni di questa indimenticabile esperienza.

Nel pomeriggio ci siamo salutati con una poesia ed un arrivederci.

Riusciremo a raccogliere le pagine di ciascuno per farne un volumetto da regalare a tutti i partecipanti? Riusciremo a reincontrarci?

Sarebbe tutto molto bello.


MA ACCADRA’ DAVVERO. IL 7-8 NOVEMBRE ALLA CASA PER LA PACE DI GHILARZA: 2° LABORATORIO AUTOBIOGRAFICO ITINERANTE “MEMORIE IN CAMMINO

Per informazioni: carlo.bellisai@virgilio.it

 

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