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Guerra e terrorismo: dove sono i nonviolenti?

DiRedazione

Set 27, 2016

Segnaliamo questo importante Convegno del Centro Studi Sereno Regis di Torino di venerdì 30 e sabato 1 ottobre, in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza

A Ingresso libero, cominceremo venerdì pomeriggio presentando un’esperienza di accoglienza, cercando di capire come la società civile può agire attivamente a favore delle vittime della guerra. Sabato apriremo il convegno presentando una sintesi del lavoro che Nanni Salio, presidente ed animatore del Centro Sereno Regis, recentemente scomparso, ha svolto sull’argomento: sarà una relazione a più voci svolta da alcuni dei soci del Centro; seguirà una tavola rotonda in cui metteremo a confronto esperienze di interventi civili di pace, fini e obiettivi della campagna “un’altra difesa è possibile”, esperienze di movimenti nonviolenti operanti in una delle zone di guerra più calde, il Medio Oriente; già perché lì non ci sono solo fondamentalisti, califfi, e bombardieri, ma anche veri e propri movimenti nonviolenti, anche se nessuno ne parla. Il tema del pomeriggio sarà “che fare?”: i partecipanti al convegno si divideranno in gruppi di lavoro dedicati ai temi della tavola rotonda in cui elaborare alcune proposte concrete su come noi possiamo sostenere queste iniziative nonviolente; Si concluderà con un confronto sui lavori di gruppo.

Proporre oggi la nonviolenza può sembrare una provocazione, al più una ingenua intenzione di “anime belle” completamente distaccate dalla realtà; una realtà che invece ci ripropone un crescendo di fatti di sangue, atti di aggressione armata, risposte a queste con altrettanta e maggiore violenza. A fronte di queste l’opinione pubblica si trova sospinta a risposte di difesa violenta; non è raro il caso in cui la domanda che abbiamo messo nel titolo del convegno ci viene rivolta, in modo spesso retorico, come a dire, voi con la vostra nonviolenza ci esponete agli attacchi dei “violenti”.

Anni di studi e attività per la nonviolenza, ci hanno però convinto che da secoli metodi nonviolenti vengono usati, più o meno coscientemente, proprio per far fronte all’aggressione e alla violenza, sia strutturale che diretta, spesso con successo.

Gli scorsi anni abbiamo svolto due convegni tendenti a cercare forme di opposizione e alternativa alla guerra nella storia degli ultimi 100 anni; a partire da quella prima guerra mondiale che è stata un punto di svolta, negativo, della storia, le cui ripercussioni si fanno sentire anche ai nostri giorni. Quest’anno vorremmo rimanere nel filone sempre delle alternative alla guerra, ma puntando gli occhi sull’età a noi contemporanea, a quella “terza guerra mondiale” che si sta combattendo a pezzi ma che sta mietendo un numero sempre maggiore di vittime.

Singole persone, gruppi, e associazioni, che si richiamano alla nonviolenza, non sono mai rimasti inerti di fronte alla guerra, ma han sempre cercato di andare oltre la semplice protesta, pur necessaria, sperimentando forme di intervento che potessero favorire la pace, in alternativa agli interventi bellici. E’ stato così già ai tempi della guerra del golfo del 1981, quando un folto gruppo di nonviolenti proveniente da tutte la parti del mondo andarono a Baghdad; durante il lungo e non risolto conflitto balcanico con la marcia dei “500” a Sarajevo, l’ambasciata di pace in Kossovo, per citarne solo due tra i tanti. Interventi sono stati effettuati successivamente in diverse occasioni, sia nei conflitti più noti, che in quelli meno noti. Protagonisti sono stati gruppi ed associazioni della società civile, senza coperture istituzionali, mentre oggi si vorrebbe proporre questo modello anche a livello istituzionale. Questo convegno vuol essere un momento di questa attività, una vera e propria campagna, che ha espresso anche una proposta di legge di iniziativa popolare.

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Programma

Venerdì 30 settembre

ore 18.00: L’esperienza dei Corridoi umanitari”, può la società civile agire attivamente a favore delle vittime della guerra? (testimonianze di protagonisti)

Sabato 1 ottobre

9,30 Saluti e presentazione del convegno (Angela Dogliotti Marasso)

9,45 l’eredità di Nanni, le sue ricerche di alternative alla guerra:

Angela Dogliotti Marasso su giornalismo di pace,
Gianni D’Elia su corpi civili di pace,
Elena Camino su guerra modelli di difesa modelli di sviluppo
10,30 Tavola rotonda su “invece degli interventi armati, gli interventi civili di pace”: partecipano Pasquale Pugliese del Movimento nonviolento, sulla campagna “per un’altra difesa”, un operatore di operazione Colomba per uno sguardo sull’azione dell’associazione in questi anni sul “campo”, Carla Biavati (da confermare), di IPRI reteccp, in qualità di studiosa e partecipante attiva a diverse esperienze dalla Palestina ai Balcani, Mohamed Ambrosini di “Un ponte per..” su i movimenti nonviolenti nel medio oriente. Modera Paolo Candelari del Centro Sereno Regis

12,45 – 14,45 pausa pranzo, a cura del gruppo super60

14,45: “Che fare?” Lavori di gruppo sulle 4 tematiche della tavola rotonda guidate dai relatori della tavola rotonda

16,00: riunione plenarie sulle relazioni dei 4 gruppi di lavoro e dibattito

Chiusura ore 17

Il convegno ha ottenuto il patrocinio della Città di Torino e della Regione Piemonte

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