L’Editoriale di Mao Valpiana
Guardare lontano
camminando passo passo
Nanni Salio
(1943–2016)
È passato un anno da quando abbiamo accompagnato Giovanni Salio, da tutti conosciuto come Nanni, nel viaggio del commiato. Se ne è andato troppo presto, con molti progetti ancora da realizzare, ma ha lasciato un enorme patrimonio di pensieri ed opere, una testimonianza di vita e un messaggio culturale che darà molti frutti ancora per lunghissimo tempo.
Dedichiamo a Nanni questo numero monografico di Azione nonviolenta, la rivista che gli stava tanto a cuore e con la quale ha sempre collaborato. Gli amici e le amiche che hanno contribuito con i loro articoli ricordano molti lati del lavoro intellettuale, di ricerca o di attivismo di Nanni. A me qui piace soffermarmi su un aspetto un po’ particolare del Nanni che ho conosciuto: la sua visione contemplativa ed estetica. Nel 2004 Nanni fece un viaggio, per lui molto importante, in Tibet. Quando ritornò mi propose un numero di Azione nonviolenta con il materiale di riflessione, informazioni e documentazione fotografica che aveva raccolto. Così nel novembre di quell’anno uscì il numero con il titolo “La montagna sacra e di pace, in un oceano di guerre”.
La descrizione dei luoghi visitati, per lui un vero e proprio pellegrinaggio, ci restituisce la poetica di Nanni. Riporto alcuni suoi passi tra i più intensi.
Il Kailash. Montagna sacra, montagna mitica, montagna cosmica, montagna interiore, montagna di pace: nessun’altra al mondo può vantare una storia altrettanto leggendaria, che si perde nei secoli e nei millenni. Ombelico del mondo, spina dorsale dell’universo, monte Meru degli antichi testi, nota ai tibetani come Kangri Rimpoche, “la Preziosa Montagna Innevata” […] L’insieme di questi monti forma una sorta di mandala naturale, e il profilo del Kailash ha ispirato l’architettura dei templi in Tibet come in India. Con i due straordinari laghi Manasarovar (lago formato nella mente di Dio), solare, maschile, luminoso e Raksas Tal (lago dei demoni) lunare, femminile, scuro, costituiscono una sorta di gigantesco tempio sacro naturale, dal quale nascono quattro dei principali fiumi asiatici: il Brahamaputra, il Sutlej, il Karnali e l’Indo […] E sui passi più importanti spiccano dei piccoli darchen (pennone) con lunghe strisce di bandiere delle preghiere, dai cinque colori che corrispondono ai cinque elementi: giallo (terra), verde (acqua), rosso (fuoco), bianco (aria), blu (spazio). Accanto a questa sterminata quantità di bandiere poste sul Drolma La, oggi svettano anche, completandole, le bandiere della pace e della nonviolenza, con il fucile spezzato, che ho lasciato come segno e speranza per un autentico futuro di pace, che Tara, la benevolente e compassionevole, aiuterà a concretizzarsi. Le stesse bandiere svettano anche ai piedi del Chomolongma, al campo base dell’Everest, perché la nonviolenza è la più elevata delle conquiste, la più alta vetta morale, che l’umanità deve ancora realizzare compiutamente […] Nei tre giorni successivi mi attende la fase più emozionante del kora attorno alla montagna sacra, che apre continuamente visioni esaltanti. Si cammina costantemente oltre i cinquemila metri e infine si arranca, passo passo, silenziosamente, scortati dagli immancabili yak […] L’alba del mattino seguente mi coglie in un ambiente surreale, con yak e tende ricoperte da un buon manto nevoso e con le montagne circostanti che si tingono di uno straordinario insieme di colori, dal rosa all’azzurro al violetto e che mi accompagneranno sino alla fine della vallata. (da Azione nonviolenta n. 11/2004, pagine 3-7)
Durante il suo cammino di pellegrinaggio, Nanni ha scritto anche delle poesie. Ce n’è una dedicata agli yak, i buoi tibetani, che tanto lo avevano colpito:
Sono loro i mansueti / come i tibetani, pazienti, sorridenti, felici / realizzano la semplicità volontaria, francescana, buddhista, islamica, ebrea. / Vivono felici con poco / offrono in dono tutto quello che hanno. / Entreranno nel regno dei cieli!
Ecco, ora Nanni è sulla montagna con gli yak.
Il DIRETTORE
Azione nonviolenta, Gennaio-Febbraio 2017
(Anno 54, n. 619)
In questo numero:
Editoriale di Mao Valpiana: Guardare lontano camminando passo passo
Numero monografico dedicato a Nanni Salio ad un anno dalla morte
Un albero di vita, di Angela Dogliotti Marasso; Di fronte alla morte, di Nanni Salio; La mitezza, di Livio Pepino; Un cercatore di nonviolenza, di Enrico Peyretti; Ci sono alternative, di Alberto L’Abate; Pace come nonviolenza attiva, di Marinella Correggia; Mohandas Karamchand Gandhi, di Nanni Salio; Il Centro Studi Sereno Regis, di Umberto Forno e Massimiliano Fortuna, Enzo Gargano, Ilaria Zomer; Scienze di guerra, di Elisabetta Donini; Scienza, sviluppo, ambiente, di Elena Camino; Una questione di potere, di Nanni Salio; L’economia di rapina, di Francesco Gesualdi; Economia nonviolenta e gandhiana, di Roberto Burlando; Pionieri dell’obiezione di coscienza, di Beppe Marasso.
Documenti della Nonviolenza in cammino. Economia nonviolenta, di Nanni Salio.
Rubriche: Educazione e stili di vita, a cura di Gabriella Falcicchio. Camminare in silenzio e solitudine; La nonviolenza nel mondo, a cura di Caterina Bianciardi e Ilaria Nannetti. Memoia e attualità delle deportazioni di ieri e di oggi; Attivissimamente, a cura di Daniele Taurino. Maestro di ricerca e pratica della cultura nonviolenta
In copertina: L’orizzonte aperto di Nanni Salio
In seconda di copertina: Sommario
In settima: Biani alla 7°: Bandiere di pace
In terza di copertina: Gli occhiali di Nanni
In quarta di copertina: Le occasioni per il 2017
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(da lunedì a venerdì: ore 9-13 e 15-19).
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Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona (Iban: IT 35 U 07601 11700 000018745455).
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E’ possibile chiedere una copia omaggio, inviando una email all’indirizzo an@nonviolenti.org scrivendo nell’oggetto “copia di ‘Azione nonviolenta’”.
[…] nonviolenta del 2017, la rivista che gli stava tanto a cuore e con la quale ha sempre collaborato. http://www.azionenonviolenta.it/azione-nonviolenta-gennaio-febbraio-2017/ Azione nonviolenta è la rivista bimestrale del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel […]