• 23 Novembre 2024 19:07

Filastrocca dell’abuso prescritto

DiElena Buccoliero

Feb 18, 2017
inferno - cattedrale orvieto

23Ma poiché di anni ne sono passati 20, da quando tutto è iniziato, si è arrivati alla prescrizione. I magistrati hanno chiesto scusa ai cittadini italiani e alla vittima, che oggi è una donna di 27 anni.

Il processo prescritto

non cancella il delitto

ma chi teme una pena

ora offre la cena.

Non che sia divertente

anche per quella gente

aspettar la sentenza

di un processo in giacenza

ma chi è stato segnato

come un bimbo abusato

in vent’anni ha un’attesa

che diventa una resa.

Bene fa il magistrato

a mostrarsi prostrato.

Suona come un inganno

quel ventesimo anno.

Tutto questo è il prodotto

di un sistema deviato.

Non intendo corrotto

ma piuttosto malato

dove manca la carta

e non c’è il cancelliere

dove niente si sposta

e non si deve sapere.

Il legame è evanescente

con la vita della gente

e una vittima speciale

è un dettaglio marginale.

Sono vittima anch’io

e lo dico a modo mio

quando un orrido delitto

può perfino andar prescritto.

Ora scrivono che è un orco.

Chissà, forse è solo un porco

un malato, un perverso…

non lo so e non trovo un verso.

La condanna in tribunale

è appaltata al telegiornale.

Preferirei una giustizia efficace

che dinanzi a un delitto si pronuncia e non tace.

Di Elena Buccoliero

Faccio parte del Movimento Nonviolento dalla fine degli anni Novanta e collaboro con la rivista Azione nonviolenta. La mia formazione sta tra la sociologia e la psicologia. Mi occupo da molti anni di bullismo scolastico, di violenza intrafamiliare e più in generale di diritti e tutela dei minori. Su questi temi svolgo attività di formazione, ricerca, divulgazione. Passione e professione sono strettamente intrecciate nell'ascoltare e raccontare storie. Sui temi che frequento maggiormente preparo racconti, fumetti o video didattici per i ragazzi, laboratori narrativi e letture teatrali per gli adulti. Ho prestato servizio come giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna dal 2008 al 2019 e come direttrice della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati dal 2014 al 2021. Svolgo una borsa di ricerca presso l’Università di Ferrara sulla storia del Movimento Nonviolento e collaboro come docente a contratto con l’Università di Parma, sulla violenza di genere e sulla gestione nonviolenta dei conflitti.

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