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CHE FARE. Una lettera a chi non si è strappato gli occhi

DiPeppe Sini

Lug 5, 2018
Vigna Biani Eichmann

Riassumiamo ciò che ogni persona vede.

  1. L’estrema destra razzista e golpista si è impadronita del governo del paese e sta imponendo un criminale regime di persecuzioni razziste.
  2. Nella sua propaganda e nel suo stesso programma di governo essa non faceva mistero delle sue criminali intenzioni:

– perseguitare le donne e gli uomini giunti in Italia perché costretti ad abbandonare i loro paesi per sfuggire alla fame e alla guerra, alle dittature e ai disastri ambientali, donne e uomini cui l’estrema destra razzista e golpista minaccia la privazione di inalienabili diritti, la detenzione in campi di concentramento e la deportazione nelle grinfie dei loro aguzzini;

– perseguitare le donne e gli uomini rom e sinti, cui l’estrema destra razzista e golpista minaccia la distruzione degli alloggi e dei beni, minaccia misure lesive dei fondamentali diritti umani;

– perseguitare le donne e gli uomini musulmani, cui l’estrema destra razzista e golpista minaccia imposizioni degradanti e trattamenti discriminatori lesivi della loro dignità di esseri umani;

– perseguitare le donne e gli uomini che in quanto operatori umanitari si adoperano per salvare le vite, e che nella propaganda dell’estrema destra razzista e golpista vengono assurdamente assimilati ai trafficanti mafiosi e schiavisti;

– violare fondamentali articoli della Costituzione, in merito ai quali nella sua propaganda l’estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente espresso disprezzo e intenzione di farne strame;

– favoreggiare o addirittura obbligare a commettere il reato di omissione di soccorso, reato di cui nella sua propaganda l’estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente fatto l’apologia.

  1. Preso il potere spergiurando sulla Costituzione (e qui chiunque vede un flagrante reato, tale da invalidare la nomina dei ministri e rendere illegittimo il governo e il suo operato) i caporioni dell’estrema destra razzista e golpista hanno iniziato a dar corso al loro programma di persecuzioni razziste.
  2. La serie di crimini più flagrante e mostruosa, dalle conseguenze più orribili, è quella che così si compendia:

– aver commesso il crimine di negare soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traevano in salvo;

– aver commesso il crimine di diffamare, minacciare, aggredire e sabotare i soccorritori volontari che salvano vite umane in mare;

– aver commesso il crimine di operare al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa.

  1. A questo si aggiunga la volontà reiteratamente proclamata dal ministro dell’Interno di procedere a una schedatura delle persone di origine rom, misura abominevole la cui incostituzionalità è stata dichiarata finanche dal presidente del Consiglio dei ministri.
  2. A questo si aggiunga anche, da parte del medesimo ministro, la persistente propaganda di odio razzista e di odio religioso contro le persone musulmane.

*

Che fare?

Diciamolo chiaro e tondo: non bastano le manifestazioni simboliche. E non bastano neppure le singole azioni individuali di solidarietà, i gesti personali di civiltà.

Occorre invece impegnarsi per quattro obiettivi precisi:

  1. le immediate dimissioni del governo delle persecuzioni razziste, dell’omissione di soccorso, della violazione della Costituzione;
  2. che i ministri responsabili di crimini gravissimi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti;

III. far cessare la strage nel Mediterraneo: e per questo occorre che finalmente si riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro;

  1. far cessare la segregazione e la schiavitù in Italia: e per questo occorre ottenere pienezza ed eguaglianza di diritti per tutte le persone, ed innanzitutto che finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese; il principio “una persona, un voto” è il fondamento della democrazia e della civile convivenza.

*

Decisivo e’ ottenere le dimissioni del governo e processare i ministri responsabili di reati gravissimi.

Se non ci si impegna per le dimissioni del governo razzista e affinché siano processati i ministri criminali tutto il resto è inutile.

Noi chiediamo a tutte le persone decenti di opporsi all’orrore che tutti vediamo.

Ovunque si promuovano iniziative pubbliche, ed in tutte le iniziative pubbliche si ponga innanzitutto l’obiettivo delle dimissioni del governo e del processo ai ministri criminali.

*

In tutta Italia si manifesti contro il criminale regime delle persecuzioni razziste, ed in tutta Italia presentiamo presso tutti i Tribunali, presso tutte le Questure, presso tutte le Prefetture, esposti che segnalino i reati commessi dai ministri responsabili di istigazione all’odio razziale ed alla persecuzione razzista e religiosa, di omissione di soccorso, di violazione della Costituzione, e degli ulteriori reati che l’autorità giudiziaria potrà accertare; esposti che sulla base di tale “notitia criminis” chiedano l’apertura dei doverosi procedimenti giudiziari.

*

Salvare le vite è il primo dovere.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà.

Difendiamo i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Difendiamo la legalità che salva le vite.

L’Italia è una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.

Il razzismo è un crimine contro l’umanità.

Un governo che impone un regime di persecuzioni razziste, un governo che commette il reato di omissione di soccorso, un governo che viola la Costituzione della Repubblica italiana, è un governo illegittimo e criminale.

Il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo

Viterbo, 5 luglio 2018

Mittente: “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt@gmail.com (segnaliamo che il Centro cura dal 2000 la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano “La nonviolenza è in cammino” cui è possibile abbonarsi gratuitamente attraverso il sito www.peacelink.it)

[vigna di Mauro Biani]

Di Peppe Sini

Direttore responsabile del Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo. Cura i "Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino", una newsletter quotidiana sui temi legati alla nonviolenza. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it , centropacevt@gmail.com

2 commenti su “CHE FARE. Una lettera a chi non si è strappato gli occhi”
  1. Purtroppo non mi pare sia stato un golpe. Il fascismo non è un partito ma un modo di essere e in Italia questo modo di essere è ben presente. D’altra parte la così detta sinistra non è una alternativa reale e valida.

  2. […] In tutta Italia   è importante presentare presso tutti i Tribunali, presso tutte le Questure, presso tutte le Prefetture, esposti che segnalino i reati commessi dai ministri responsabili di istigazione all’odio razziale ed alla persecuzione razzista e religiosa, di omissione di soccorso, di violazione della Costituzione, e degli ulteriori reati che l’autorità giudiziaria potrà accertare. E’ per questo che è stata  scritta la lettera alla Commissaria Europea On. Vera Jurova (da Azione non violenta) […]

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