A Fabio Fazio
conduttore televisivo di “Che tempo che fa”
Centro Produzione RAI di via Mecenate, 76 MILANO
Gentile signor Fazio,
il segretario della Lega, nonchè Ministro dell’Interno pro tempore, ha rifiutato di comparire alla Sua trasmissione, e Lei se ne è rammaricato, in nome del pluralismo dell’informazione, perchè avrebbe voluto porgli domande sull’Europa, sulla mafia, sulla legittima difesa, ecc.
Nel nome del pluralismo dell’informazione Le propongo di occupare il tempo che sarebbe stato dedicato al segretario della Lega (cui non mancano gli spazi televisivi, specialmente nei telegiornali delle reti pubbliche e commerciali), invitando nella Sua trasmissione esponenti dell’associazionismo civile nonviolento per porgli le stesse domande: i telespettatori avrebbero l’occasione di sentire una voce diversa, seppur minoritaria, ma sicuramente più autorevole e preparata sui temi di attualità che interessano la nostra vita quotidiana. Sarebbe interessante dedicare ogni tanto uno spazio alla nonviolenza, alle proposte di disarmo, all’educazione alla pace. I partiti di governo hanno occupato la Rai e i loro capi si sono presi il monopolio del dibattito politico. La nostra voce, presente nelle realtà locali, è invece totalmente negata ai telespettatori.
Se lo ritiene, sono disponibile, nel mio ruolo di Presidente nazionale del Movimento Nonviolento, ad una intervista alternativa a quella rifiutata dal vice primo ministro.
Il pubblico di Che tempo che fa, ne sono certo, ne guadagnerebbe.
Cordialmente Le auguro buon lavoro e resto in attesa di un cortese riscontro.
Mao Valpiana