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Azione nonviolenta, 2- 2020 (Anno 57, n. 638)

Diadmin

Apr 28, 2020

Riaprire, ripartire, tornare alla normalità. Sembrano essere queste le parole d’ordine della cosiddetta “fase 2”. C’è voglia di dimenticare, di buttarsi alle spalle l’incubo. Ma è illusione.

Le vecchie ricette, crescita, velocità, produzione, consumo, appaiono ormai del tutto inadeguate, come inadeguata avvertiamo la solita politica. Sentiamo il bisogno di risposte nuove, ma non sappiamo ancora quali. Siamo nel “frattempo” tra un prima e un dopo.

Già un quarto di secolo fa, Alexander Langer avvertiva che “la conversione ecologica potrà affermarsi soltanto se apparirà socialmente desiderabile”. Questo purtroppo non è avvenuto. Da Rio 1992 a Madrid 2019, tutti gli accordi internazionali su ambiente, sviluppo, clima, sono sostanzialmente falliti “non per la cattiva volontà di una cricca dittatoriale di congiurati assetati di profitto, bensì per il pressoché plebiscitario consenso di popolo che crescita e consumi hanno ottenuto. Malfattori e vittime coincidono in larga misura”.

Lo stesso Langer ci ammoniva che l’alternativa alla conversione ecologica scelta perché desiderata, avrebbe potuto invece essere “imposta da disastri inevitabili e non più rimediabili come ne sono avvenuti altri nel corso dell’evoluzione del pianeta”. Ci siamo in pieno con Covid-19. L’ha espresso molto chiaramente anche Papa Francesco con l’espressione “non possiamo rimanere sani in un mondo malato”. Nella Laudato si’ la diagnosi e la cura sono state esplicitate. Ugualmente lo aveva fatto Gandhi, oltre un secolo fa, con la pubblicazione del suo libro Hind Swaraj (Liberazione dell’India), nel quale metteva sotto accusa la civiltà moderna e indicava la nonviolenza come liberazione individuale e collettiva per una rinascita personale e politica.

Stavamo già lavorando a questo numero della rivista dedicato all’Agenda 2030 per lo “sviluppo sostenibile”, quando è scoppiata la pandemia, che costringe tutti ad uno sguardo nuovo sul futuro comune. Siamo persuasi che la nonviolenza sia la luce che dovremo vedere in fondo al tunnel.

La risoluzione ONU dal titolo “Trasformare il Nostro Mondo: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile” è entrata in vigore il 1° gennaio 2016. L’Agenda 2030 comprende una visione trasformativa globale che vuole offrire una guida per mettere in pratica la nozione di sviluppo sostenuta dalla comunità internazionale: l’adozione di un programma universale applicabile a tutti i paesi; l’integrazione della protezione dell’ambiente con l’eliminazione della povertà; la promozione di una partecipazione diffusa di tutti i gruppi sociali; la lotta alla disuguaglianza e il sostegno all’inclusione, con particolare attenzione al principio del “non lasciare nessuno indietro”. I 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile coprono una vasta gamma di questioni, tra cui: istruzione, assistenza sanitaria, protezione sociale, migrazione, pace e giustizia, oceani, foreste, agricoltura, cambiamenti climatici, lavoro dignitoso e sviluppo economico. Le organizzazioni della società civile hanno avuto un ruolo rilevante nei negoziati che hanno portato alla risoluzione: a loro si deve il principio generale di “non lasciare nessuno indietro”, i riferimenti espliciti ai diritti umani e la trasversalità del tema della pace e dello sviluppo di “società pacifiche e nonviolente” come nucleo stesso dell’Agenda 2030. Non è un caso quindi che il Movimento Nonviolento si occupi di tale Agenda e abbia preso parte al coordinamento del Forum italiano per lo Sviluppo Sostenibile, promosso dal Ministero dell’Ambiente, con l’intenzione di promuovere ciò che c’è di buono nello strumento ma senza mai smettere di evidenziarne i limiti, cercando di portare in aggiunta il proprio patrimonio culturale e le esperienze che, in tema di sostenibilità e riconciliazione con la natura, la nonviolenza continua ad ispirare in tutto il mondo.

IL DIRETTORE

[a seguire l’indice del numero]


Azione nonviolenta

È uscito il numero 2-2020 (marzo-aprile) di “Azione nonviolenta”, rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, bimestrale di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.

Azione nonviolenta, 2 – 2020 (Anno 57, n. 638)

Numero monografico su “Agenda 2030 alla luce della pandemia”

Editoriale di Mao Valpiana: La pandemia è figlia dello sviluppo insostenibile

In questo numero:

Trasformare il nostro mondo: obiettivi dell’Agenda 2030, Preambolo della Risoluzione Onu; L’Agenda 2030 dell’Onu alla luce della pandemia, di Gianni Tamino; La strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, di Mara Cossu; La pace nell’Agenda 2030, l’urgenza diventa emergenza, di Martina Lucia Lanza; Tolstoj: il pensiero nonviolento per salvare se stessi e il pianeta, di Matteo Soccio; La conversione ecologica e l’arte della politica, di Fabio Levi; Educare al rispetto dei viventi nella scuola pubblica, di Gabriella Falcicchio; Non potremo più tornare alla “normalità”, di Angela Dogliotti Marasso; Armi e virus, quale sicurezza?, di Maurizio Simoncelli; Il disarmo climatico è necessario per avere uno sviluppo sostenibile, di Daniele Taurino; Il gusto di sognare un nuovo domani, di Christoph Baker; Una lettera aperta per chi si riconosce nella Laudato si’, di Giannozzo Pucci; Covid-19 colpisce i Sapiens ma fa riprendere fiato alla Natura, di Giuseppe Barbiero.

Rubrica: RODARIANA/2

C’era una volta un errore che non diventò mai terrore, di Mauro Presini

In copertina: Foto Studio Incendo

In seconda di copertina: Sommario

In terza di copertina: 2020

In quarta di copertina: L’ultima di Biani

Direzione e amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803

(da lunedì a venerdì: ore 9-13 e 15-19) an@nonviolenti.org – www.azionenonviolenta.it

Per abbonarsi ad “Azione nonviolenta” inviare 32 euro sul ccp n. 18745455 intestato al Movimento

Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona (Iban: IT 35 U 07601 11700 000018745455).

Abbonamento solo in formato elettronico, 20 euro

E’ possibile chiedere una copia omaggio, inviando una email all’indirizzo an@nonviolenti.org scrivendo nell’oggetto “copia di ‘Azione nonviolenta’”.

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