L’Editoriale di Mao Valpiana
Ecologia politica
da transizione a conversione
La nonviolenza per fare pace con la natura
La formula magica del politicamente corretto pare ora essere transizione ecologica. Lo dicono i movimenti, lo dicono i governi, lo dicono le istituzioni. Ma questa transizione viene interpretata in molti modi, dai più radicali ai più tecnici. L’Europa ha investito finanziariamente. Il bilancio a lungo termine dell’UE e il fondo del Consiglio Europeo, NextGenerationEU, sono gli strumenti per ricostruire il futuro dopo la pandemia di COVID-19. L’obiettivo dichiarato è un’Europa più ecologica, digitale e resiliente.
Come si concilia questa politica europea con le analisi, gli obiettivi, le proposte e i programmi del vasto movimento ecologista, ambientalista, verde, che dagli anni Settanta del Novecento (cioè, ormai da cinquant’anni) si è sviluppato nel continente? I partiti verdi, presenti in tutti i paesi con più o meno successo, in alcuni casi al governo, in altri all’opposizione, sono realmente interpreti della politica green di cui c’è estremo bisogno nei prossimi anni? Tutti gli studi e le previsioni sul futuro sono concordi nel dire che il punto di non ritorno delle emissioni nocive responsabili della crisi climatica, è fissato al 2050. Mancano meno di trent’anni per cambiare radicalmente rotta.
Ci siamo chiesti, dunque, quale ecologia politica è necessaria per la svolta di cui l’umanità ha bisogno? La stessa domanda ce la ponemmo a metà degli anni Ottanta del XX secolo, sul nascere del movimento ecologista italiano.
Nell’archivio di Azione nonviolenta si possono consultare alcuni numeri del 1985 e 1987 dedicati a questa tematica. Allora un punto di riferimento, che ci accompagnava nella riflessione e ci aiutava ad interpretare l’ecologia politica come una delle espressioni della nonviolenza, era Alex Langer. Molti suoi scritti o interviste per Azione nonviolenta sul tema, sono ancora di grande attualità e lungimiranza. Infatti Langer più che di transizione, parlava della necessità di una conversione ecologica. Con questo numero vogliamo verificare, trentacinque anni dopo, a che punto siano oggi il movimento e la politica dell’ecologia. Lo abbiamo fatto intervistando vecchi e nuovi protagonisti, che esprimono punti di vista diversi sul passato e sul futuro del movimento. Pubblichiamo poi alcuni documenti su elementi centrali di questa riflessione, la politica, la natura, la biodiversità, e infine dei testi fondamentali di tre maestri del pensiero verde, Ivan Illich, Lanza del Vasto e Alexander Langer. Pensiamo con questo di offrire uno strumento utile di studio e stimolo per chi voglia avvicinarsi all’ecologia politica al di là della moda e capirne le profonde correlazioni con la nonviolenza.
Per ulteriori approfondimenti sulla storia del movimento ecologista che ha portato alla nascita dei Verdi e poi alla loro ascesa e al declino, attraverso crisi e tentativi di ripresa, e affrontando le sfide e le opportunità europee (dalla fine della guerra fredda, al movimento antinucleare, fino alle guerre nei Balcani) consiglio vivamente la lettura del bel libro di Giorgio Grimaldi, I verdi italiani tra politica nazionale e proiezione europea (Il Mulino), che offre una approfondita analisi storica, documentata. Condivido le sue conclusioni: “Una conversione ecologica, prospettiva e terreno di incontro e impegno sostenuta anche dall’enciclica Laudato sì di Papa Francesco, della quale i Verdi a livello globale, europeo e nazionale sono chiamati ad essere testimoni e attori (dopo esserne stati largamente precursori) cooperando con altri attori sociali e politici, creando ponti per generare «il potere diffuso» capitiniano al quale proprio l’azione di Langer si è indirettamente ispirata, recuperando così anche un confronto con il variegato arcipelago ambientalista e di iniziative civiche”.
La strada è lunga, il tempo poco, ma, si dice, la speranza è verde. Auguriamocelo per il bene di tutti.
IL DIRETTORE
Azione nonviolenta, 3 – 2021 (Anno 58, n. 645)
Numero monografico su “Quale ecologia politica?“
INDICE:
Editoriale di Mao Valpiana, Ecologia politica da transizione a conversione
In questo numero:
La politica europea per la neutralità carbonica, di Dharmendra Kanani e Raphael Danglade; La natura è la soluzione al cambiamento climatico, di Luc Bas e Chantal Van Ham; Proteggere la biodiversità dai grandi conflitti armati, di Elaine (Lan Yin) Hsiao; Sul futuro dei Verdi e della conversione ecologica, nostra intervista a Marco Boato; Le opere di misericordia sono un progetto politicoo, nostra intervista a Giannozzo Pucci; La rigenerazione del bene comune, di Giannozzo Pucci; Ci vuole competenza politica per la transizione ecologica, nostra intervista a Benedetta Scuderi; La politica della convivialità contro il dogma della crescita, di Ivan Illich; Cosa significa fare politica: dedizione al servizio di tutti, di Lanza del Vasto; Eco debito: bisogna imparare a far i conti con l’oste, di Alexander Langer; Il pianeta sta male ha bisogno di cure, di Alexander Langer; Giovani euromediterranei contro la crisi climatica, di Daniele Taurino.
Rubrica Campagne/2: La Difesa civile non armata e nonviolenta apre le porte del Senato e della Camera, di Mao Valpiana
In copertina: Disegno di Mauro Biani
In seconda di copertina: Sommario
In terza di copertina: 2021
In quarta di copertina: Disegno di Mauro Biani
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