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Come siamo messi con le regole?

DiElena Buccoliero

Nov 18, 2021
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Quest’anno l’appuntamento è doppio perché proprio quel giorno si svolgerà l’ottava edizione dell’evento nazionale promosso dall’Associazione Sulle Regole.

L’Associazione è stata fondata nel 2010 da Gherardo Colombo dopo l’uscita dalla magistratura insieme ad altri compagni e compagne di viaggio interessati ai temi del suo libro “Sulle regole”. Scopo del loro impegno è promuovere la riflessione sul senso della giustizia, sulla Costituzione e sul rispetto della legalità rivolgendosi soprattutto ai giovani. Numerosi, soprattutto con Emergency, gli eventi contro la guerra.

Se i cittadini non comprendono le regole essi tendono ad eludere le norme quando le vedono faticose e a violarle quando non rispondono alla loro volontà. Perché la giustizia funzioni fuori e dentro i tribunali, perché ci sia giustizia è necessario che cambi tale rapporto”, scrive nel suo libro Gherardo Colombo proponendo la costruzione di una società orizzontale, possibile solo con l’impegno di ciascuno.

La sua visione ha molti punti di contatto con l’omnicrazia di Aldo Capitini, e su questo come Movimento Nonviolento abbiamo stimolato il confronto nell’incontro “Può essere che la democrazia richieda qualcosa di più: verso il potere di tutti”, il 28 settembre 2013, al Festival del Diritto di Piacenza. Erano intervenuti come relatori proprio Gherardo Colombo insieme a Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento, e a Daniele Lugli, presidente emerito nonché amico e collaboratore di Aldo Capitini. Un paio d’ore di rara intelligenza e intensità, peccato non fosse ancora tempo di doppia modalità, in presenza e online, che ci consente ora di rivivere eventi di valore anche a distanza di tempo.

Coincidenza vuole che pochi giorni dopo si sia tenuto il primo evento nazionale dell’Associazione, “Come siamo messi con le regole?” (25 ottobre 2013), con la doppia conduzione di Gherardo Colombo e Claudio Bisio, quest’ultimo nel ruolo di facilitatore e provocatore per costruire un ponte ancora più solido tra i contenuti e gli adolescenti. Ragazzi e ragazze interagivano a distanza tramite Twitter o Facebook e non hanno certo fatto mancare domande e osservazioni. Uno sguardo ai numeri: coinvolte 169 scuole superiori di 110 città, per un totale di 15.000 studenti suddivisi in 78 cinema collegati online. Un evento gigantesco, un esperimento coraggioso, di quelli che lasciano un segno purché ci siano docenti che localmente lo preparano nelle settimane precedenti e lo approfondiscono poi, avvalendosi dei materiali che gli stessi promotori inviano alle scuole partecipanti e delle molte proposte o kit didattici presenti sul sito.

Da allora l’evento è stato mantenuto con maggiori adesioni. Nel 2014, ancora con Colombo e Bisio, si è trattato di “Libertà, regole e trasgressioni”, con 279 scuole ovvero 24.500 studenti. Nel 2015 cambia il sodalizio: Colombo interviene con Elio di Elio e le storie tese su “Voci del verbo furbare: io furbo, tu furbi, egli furba…”. Nel 2016, con Luca e Paolo, Colombo parla di “Che cos’è la giustizia?”. Nel 2017, con Pif, “Uguaglianza e libertà” e nel 2018, ancora con Pif, “Costituzione a colazione”. Nel 2019 il tema è “Tutti contro tutti? La solitudine della competizione. La condivisione nella cooperazione”. Gherardo Colombo lo approfondisce insieme a Francesca Schianchi, giornalista de La Stampa e di Propaganda Live – LA7.

Il 2020, anno segnato dalla pandemia e dalle note difficoltà scolastiche, l’evento viene sospeso ma l’appuntamento ritorna a breve, il 25 novembre 2021, ricominciando dal principio: “A che punto siamo con le regole?”. Ovvero: cosa sono le regole, qual è il senso del loro rispetto, quale promessa fanno e come possiamo farle nostre? A condurlo ci sarà Gherardo Colombo questa volta senza una spalla dal mondo dello spettacolo, ma siamo certi che l’attenzione sarà massima ugualmente per la rara capacità di dialogo e di coinvolgimento che il magistrato ha nel dialogo con i ragazzi. Ospite a Ferrara nell’ormai lontano ottobre 2014 con alcune centinaia di studenti, mi aveva colpito non solo e non tanto per lo stile nella conduzione, ma per la speciale attenzione con cui a distanza di giorni mi aveva scritto ricordandomi di contattare quel tale ragazzo che gli aveva posto una certa domanda… e al quale poteva interessare quel dato materiale che lui mi inviava. E per essere un uomo che solo in questi incontri parla con più di 20mila adolescenti alla volta, e ogni anno centinaia di migliaia recandosi ovunque gli è possibile, porta con sé un’attenzione alla persona ammirevole che non posso disgiungere dallo sguardo della nonviolenza.

L’incontro del 25 novembre è rivolto a studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Tante classi si sono già iscritte ma è ancora possibile farlo fino al 22 novembre prossimo (salvo esaurimento dei posti) versando una quota di partecipazione di 2 euro a studente. La partecipazione potrà avvenire in collegamento dall’istituto o da altri spazi pubblici (biblioteche, sale comunali, cinema, ecc.) concordandolo con l’organizzazione. Tutte le indicazioni sono presenti sul sito.

Intanto, per prepararci o per godere di questa opportunità anche se i tempi della scuola sono ormai lontani, possiamo dare uno sguardo alle edizioni precedenti. Tutti i video sono disponibili su YouTube. Incominciamo dal primo.

(immagine tratta da unisonalive.it)

Di Elena Buccoliero

Faccio parte del Movimento Nonviolento dalla fine degli anni Novanta e collaboro con la rivista Azione nonviolenta. La mia formazione sta tra la sociologia e la psicologia. Mi occupo da molti anni di bullismo scolastico, di violenza intrafamiliare e più in generale di diritti e tutela dei minori. Su questi temi svolgo attività di formazione, ricerca, divulgazione. Passione e professione sono strettamente intrecciate nell'ascoltare e raccontare storie. Sui temi che frequento maggiormente preparo racconti, fumetti o video didattici per i ragazzi, laboratori narrativi e letture teatrali per gli adulti. Ho prestato servizio come giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna dal 2008 al 2019 e come direttrice della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati dal 2014 al 2021. Svolgo una borsa di ricerca presso l’Università di Ferrara sulla storia del Movimento Nonviolento e collaboro come docente a contratto con l’Università di Parma, sulla violenza di genere e sulla gestione nonviolenta dei conflitti.

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