Chi ha tentato di evitare nuove vittime dell’immigrazione, con programmi di riscatto umano ed inserimento sociale, viene arrestato.
In una regione nella quale domina praticamente incontrastata la ‘ndrangheta – che è l’incarnazione perfetta della violenza – il Sindaco Lucano opera quotidianamente, a modo suo, la scelta della solidarietà concreta, anche contro i provvedimenti inumani del governo della paura.
Domenica 7 ottobre saremo alla “Marcia Perugia-Assisi, per la pace e la fratellanza tra i popoli”, e porteremo anche la sua voce e quella delle vittime dell’immigrazione.
La fratellanza tra i popoli la si pratica concretamente con atti di pace, come avveniva a Riace, come avverrà sulla strada da Perugia ad Assisi, il percorso storico della nonviolenza italiana, ideato da Aldo Capitini.
La Marcia Perugia-Assisi del 2018 può essere la prima risposta forte, corale, di tutti, al governo che calpesta i diritti e promuove la xenofobia. A chi sparge odio e paura rispondiamo con il coraggio della resistenza civile. A chi innalza muri e ripristina confini rispondiamo con la fratellanza tra i popoli
Oggi la politica fomenta l’odio, il governo incita il cittadino alla difesa armata fai-da-te. L’alternativa a questo precipizio di civiltà è il disarmo: disarmare il pensiero, disarmare le parole, disarmare le azioni. La nonviolenza è la risposta necessaria, capace di moltiplicare gli anticorpi che possono prosciugare il brodo di coltura nel quale stanno proliferando i batteri dell’ignoranza, dell’egoismo, del fascismo.
La Marcia, come voluta da Capitini, è resistenza civile, da continuare tutti i giorni dell’anno. Non è una passeggiata della domenica. Crea onde di solidarietà che vanno lontane.
Movimento Nonviolento
3 ottobre 2018
vigne di Mauro Biani