• 18 Dicembre 2024 18:45

Dichiarazione dell’esecutivo del WRI sull’escalation di violenza in Israele-Palestina

Diadmin

Ott 10, 2023

ottobre 2023

Il ritorno della guerra su larga scala in Israele-Palestina ci sollecita al richiamo della dichiarazione di fondazione della WRI: “La guerra è un crimine contro l’umanità. Sono quindi determinato a non sostenere alcun tipo di guerra e a lottare per l’eliminazione di tutte le cause della guerra”.

La guerra a volte si combatte con bombe e proiettili; altre volte si combatte limitando l’accesso alle risorse che permettono alle persone di soddisfare i loro bisogni primari e all’umanità di prosperare. Come antimilitaristi, possiamo e vogliamo rifiutare sempre e condannare sia la violenza immediata, deliberata e organizzata che occupa i titoli dei giornali e sconvolge il mondo, sia riconoscere che la violenza che si è verificata in Israele-Palestina da sabato 7 ottobre è radicata in un conflitto pluridecennale, asimmetrico e logorante.

Vogliamo anche riconoscere che, sebbene molti di noi focalizzeranno la loro attenzione sulla violenza scioccante e immediata, spesso falliamo nell’azione e nell’impegno durante i periodi “normali”, prolungati ma non meno dannosi atti di violenza e oppressione. Questo vale per Israele-Palestina, ma anche per il Nagorno-Karabakh, il Rojava, la Papua Occidentale e molti altri luoghi.

Quando la violenza innesca l’escalation, possiamo pensare di dover “scegliere da che parte stare”, e ci saranno molte voci che ci chiederanno di farlo. Tuttavia, noi rifiutiamo questo modo binario di guardare il mondo, che ci fa pensare agli altri come a nemici che devono essere oppressi o uccisi e alla differenza come un pericolo da sopprimere. Per quanto forti siano queste richieste, sappiamo che ci sono, ci sono state e ci saranno sempre persone e comunità che rifiutano la falsa scelta che la violenza impone. Ci allineiamo invece con coloro che scelgono di costruire la sicurezza non con armi e bombe, ma costruendo in modo nonviolento la fiducia e la cooperazione, sostenendo coloro che si rifiutano di uccidere anche quando sono sottoposti a immense pressioni per farlo, e forse anche osando immaginare un mondo più giusto e pacifico. Vogliamo impegnarci ancora una volta ad ascoltare e amplificare queste voci.

Noi, come comitato esecutivo della War Resisters’ International, come persone provenienti da diversi Paesi e territori, condanniamo la violenza e la distruzione da tutte le parti, in qualsiasi modo, e siamo solidali con gli obiettori di coscienza e con tutti coloro che credono in approcci pacifici e nonviolenti per risolvere i conflitti.

(vigna di Mauro Biani)

 

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