Il teatro Domenico Savio vedrà avvicendarsi sul palco gli studenti ed i ragazzi migranti i quali, di concerto, daranno vita ad interventi volti a promuovere un’altra visione della diversità, una più ampia riflessione su stereotipi e pregiudizi, una migliore conoscenza del fenomeno migratorio nel suo insieme.
Ciascuna delle rappresentazioni in cui si snoda l’evento nasce dalla creatività, individuale e collegiale, dei ragazzi – supportati dai rispettivi insegnanti ed operatori – così come dalla precisa volontà di lanciare una testimonianza alla città su un tema, oggi più che mai al centro del dibattito collettivo, quale quello delle migrazioni di massa.
La tristemente nota carrellata di luoghi comuni sui migranti (dal celebre “Ci rubano il lavoro” al “Aiutiamoli a casa loro”) e la conseguente smentita di fatti e numeri, sarà l’asse portante di tutto l’evento, attraversando le tante anime dei contributi realizzati dai nostri ragazzi (tra gli altri: un monologo, un cortometraggio e un’intervista doppia, ecc…).
Si discuterà di diversità, di cosa significhi sentirsi stranieri, di fratellanza, con la finalità, per una volta, di restituire voce ai dati reali del fenomeno migratorio i quali, ineludibilmente, smentiscono le nostre fallibili percezioni individuali.
Le conclusioni saranno affidate a Padre Felice Scalia, la cui preziosa voce farà da sponda a quanti, oggi, sentano il bisogno e l’urgenza di “restare umani’.
Questo evento è la sintesi di un lungo percorso nato, promosso e coltivato, nelle coscienze degli alunni coinvolti nonché nei rispettivi istituti: da ottobre 2018 ad aprile 2019, infatti, ha avuto luogo un laboratorio multidisciplinare sulle migrazioni il quale, per il tramite delle pratiche dell’ascolto attivo e del racconto di autentiche storie di migrazione, ha consentito (tanto agli studenti come ai ragazzi migranti coinvolti) di sperimentare l’incontro con l’”ALTRO-DA-ME”, al fine di integrarlo nel proprio vissuto soggettivo. L’obiettivo del percorso è stato, ed è tutt’ora, quello di favorire in chi vi partecipi una graduale trasmigrazione dall’”IO” al “NOI”; un cambiamento di prospettiva frutto fecondo dell’ascolto attivo dell’altro e del sé.
Il progetto è stato realizzato a Messina dal ‘Movimento Nonviolento’ in collaborazione col partner locale, ‘La Comunità per lo Sviluppo Umano’.
Il Movimento Nonviolento è uno dei partner del vastissimo progetto “DIMMI di Storie Migranti”; sostenuto dall’’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo’ (AICS), promosso dalla ‘Fondazione Archivio Diaristico Nazionale’ ed implementato da ‘Un Ponte Per…’, insieme ad una rete di 47 organizzazioni partner, unite al fine di superare stereotipi e semplificazioni propagandistiche sedimentate e diffuse attorno al tema delle migrazioni di massa.
“DIMMI di Storie Migranti” ha preso vita in 6 Regioni italiane (Lazio, Campania, Sicilia, Toscana, Veneto e Lombardia) e sta, tutt’ora, coinvolgendo oltre 5.000 tra studenti e studentesse delle scuole secondarie e delle università degli studi; 450 tra insegnanti e docenti, e circa 400 persone migranti. Ha già superato i confini nazionali: sono in corso gemellaggi scolastici tra istituti italiani e centri scolastici e giovanili in Iraq e in Libano, dove ‘Un Ponte Per…’ opera da anni.
Tante le attività laboratoriali dedicate alle persone migranti, oltre a specifiche formazioni scolastiche – come quella svolta a Messina – e universitarie sui temi del contrasto alla xenofobia attraverso le principali tecniche di contro-narrazione.
“Siamo sempre lo straniero di qualcun altro. Imparare a vivere insieme è lottare contro il razzismo.”
(cfr. “Tahar ben Jelloun”)
Vi aspettiamo martedì 21 maggio 2019 dalle ore 11,00 alle 13,00 al Teatro Domenico Savio.
Ingresso libero, fino ad esaurimento posti.
Referente progetto “DIMMI di Storie Migranti ” – Messina per il Movimento Nonviolento | La Comunità per lo Sviluppo Umano
Per saperne di più sul progetto nazionale: https://www.facebook.com/