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Educazione alla pace e pratica della nonviolenza: una sfida per la scuola. A Modena

DiRedazione

Ago 31, 2018

Corso di formazione per docenti di ogni grado degli istituti comprensivi del Comune di Modena, a cura dell’Istituto comprensivo 10 di Modena in collaborazione con il Movimento Nonviolento

Nell’era Planetaria un’avventura accomuna gli uomini ovunque siano”, ci ricorda Edgar Morin. “L’educazione del futuro dovrà essere un insegnamento primario e universale relativo alla condizione umana. […] Questi [gli uomini e le donne del nostro tempo] devono riconoscersi nella loro umanità comune e allo stesso tempo riconoscere la diversità culturale inerente a tutto ciò che è umano”.

L’educazione alla Pace e alla pratica della Nonviolenza, dunque, consente di dare concretezza ad uno dei sette saperi necessari all’educazione del futuro, per concorrere alla formazione di cittadini capaci di fare fronte alle sfide del XXI secolo e provare a superare l’eredità di barbarie e morte del XX secolo.

Queste e altre riflessioni, ad esempio intorno alla figura di Don Milani e ai suoi insegnamenti per una scuola inclusiva, insieme ad una particolare attenzione verso tutto ciò che accade intorno, in termini di atti di terrorismo vero e proprio, di uso della violenza e, soprattutto, di un linguaggio violento che sovrasta le relazioni sociali ad ogni livello e in ogni ambito, hanno spinto i docenti dell’IC 10, prima a reagire, esprimendo la propria contrarietà con il coinvolgimento di tutti gli abitanti del quartiere, poi a intraprendere il percorso per diventare presidio permanente di pace e far parte della rete nazionale delle Scuole di Pace.

In questo cammino, e sullo stesso comune terreno, la Scuola ha incontrato diverse associazioni, con cui ha fondato e anima i lavori del di TAM TAM di Pace (Tavolo Associazioni Modena di Pace).

Questo processo culmina il 4 settembre, a inizio del nuovo anno scolastico, in una intera giornata formativa, organizzata dall’IC 10 in collaborazione con il Movimento Nonviolento di Modena, sui temi dell’educazione alla Pace e alla Nonviolenza, intese come strumenti di cittadinanza attiva.

Il corso, riservato in prima istanza ai docenti dell’IC 10, ha incontrato l’interesse di docenti di altre scuole e si rivolge a circa 200 insegnanti della scuola del primo ciclo del Comune di Modena (infanzia, primaria e secondaria di primo grado). Ma poiché un comprensivo di pace, per essere tale, ha bisogno del contributo di tutti coloro che “abitano” la scuola, è stato aperto anche alla partecipazione del personale ATA e degli educatori del Comune operativi nell’IC 10.

La mattina sono proposti due moduli introduttivi sui temi della Pace, della comunicazione Nonviolenta, dei Diritti Umani e della gestione dei conflitti. Al pomeriggio i lavori sono organizzati in 10 workshop con taglio laboratoriale/esperienziale per corredare le conoscenze teoriche di strumenti, tecniche di gestione del conflitto, saperi esperienziali, idee laboratoriali, da adattare e sperimentare nei contesti di classe.

Gli interventi saranno condotti da docenti universitari impegnati su questi temi, come Roberta Lorenzetti di Bologna e Alessandro Di Rosa di Parma, esperti provenienti dal mondo dell’associazionismo, particolarmente attivi in questi ambiti, come Pasquale Pugliese del Movimento Nonviolento e Giulia Zurlini Panza dell’Associazione Giovanni XXIII e, tra gli altri, un’esperta del Tribunale per i minorenni di Bologna, educatori della Scuola di Pace di Montesole, della Rocca di Pace, del Teatro Perdavvero di Nonantola, della cooperativa Mediando e della Fondazione Mondinsieme di Reggio Emilia.

Il corso di formazione si propone anche come un primo momento di incontro per costruire basi comuni sulle quali avviare una rete cittadina di scuole di pace; pertanto esso si pone l’obiettivo di creare un gruppo di lavoro che continuerà a lavorare insieme nel corso dell’anno scolastico.

Monica Giansanti e Josè Carrasso (IC 10 – Scuola Marconi) e Vittorio Venturi (Movimento Nonviolento)

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