Comunicato Stampa dell’Osservatorio OPAL, Movimento Nonviolento e Rete italiana Pace e Disarmo
Verona, 15 gennaio 2025
Ai primi di febbraio apre i battenti a Verona, per il quarto anno consecutivo la fiera EOS (European Outdoor Show), manifestazione dedicata alla caccia, pesca, tiro sportivo, nautica, sport all’aria aperta che richiama nella città le persone appassionate di queste attività del tempo libero.
Le nostre associazioni (Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza, Rete italiana Pace e Disarmo, Movimento Nonviolento) hanno seguito l’evolversi di questa manifestazione fieristica fin dal suo inizio, così come abbiamo fatto con simili fiere tenutesi in precedenza a Vicenza e Brescia dove venivano esposte armi da fuoco di tipo comune cioè acquistabili dai cittadini italiani previo ottenimento di licenza.
Grazie alla positiva interlocuzione con l’Amministrazione Comunale di Verona e VeronaFiere, negli anni scorsi abbiano chiesto e ottenuto dagli organizzatori di EOS (Pintails S.r.l. e Conarmi, il Consorzio armaioli italiani) che il salone fieristico EOS venisse circoscritto agli ambiti sportivo e venatorio escludendo la “difesa personale” dai settori a cui la manifestazione intende rivolgersi: l’anno scorso gli organizzatori EOS hanno predisposto un Codice Etico che, per quanto riguarda le armi e componenti, delimita chiaramente i settori di riferimento alla “caccia e al tiro sportivo, alle armi da collezione, alle armi antiche e per il softair”.
Siamo consapevoli che, nonostante il Codice Etico, tra le armi esposte ad EOS figurano tuttora anche armi che possono essere utilizzate per la difesa personale e abitativa: è un problema che, però, va ricondotto alla normativa nazionale secondo la quale gran parte delle armi semiautomatiche, in particolare le pistole, in quanto “armi comuni da sparo”, possono essere regolarmente detenute da cittadini in possesso di licenza sia per la difesa personale sia per praticare il tiro sportivo.
A conclusione della manifestazione fieristica dello scorso anno abbiamo rilevato una serie di criticità che abbiano comunicato agli organizzatori con i quali – insieme ai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Verona e di VeronaFiere – già nei mesi scorsi abbiamo continuato l’interlocuzione in vista della manifestazione fieristica di quest’anno.
Abbiamo inoltre chiesto che il “Regolamento Generale degli Espositori” di EOS escluda tutte le aziende produttrici di armi di Stati che sono sottoposti a misure di embargo di armi da parte delle Nazioni Unite o che sono ritenuti responsabili da parte di organismi delle Nazioni Unite di crimini di guerra e di crimini contro l’umanità, come avviene per Israele in questo specifico momento storico (fonte originale qui).
In proposito abbiamo invece notato, con stupore e forte rammarico, che nell’edizione che sta per aprirsi risultano presenti i prodotti di due aziende israeliane: la Bul Armory (armi da fuoco di alta qualità) e la Maglula (caricatori rapidi e veloci). Rinnoviamo pertanto la richiesta agli organizzatori di EOS di escludere dal salone fieristico i materiali prodotti da queste ed eventuali altre aziende sottoposte da parte delle Nazioni Unite e loro organismi alle misure sopraddette.
Rinnoviamo la richiesta che l’accesso ai padiglioni che espongono armi sia precluso ai minorenni (a parte coloro che sono iscritti alle Federazioni sportive da tiro) e che comunque vengano predisposte misure più rigorose per far osservare la disposizione della Questura di Verona riguardo al divieto di maneggio della armi da parte dei minorenni.
Abbiamo inoltre chiesto ed ottenuto che il salone EOS non si prestasse ad ospitare eventi culturali e di tipo politico riguardo alle normative sulla legittima difesa o rivolte ad incentivare, in modo diretto e indiretto, la diffusione delle armi in Italia ai fini della difesa personale o abitativa. Una decisione, fatta propria dagli organizzatori di EOS, quanto mai rilevante considerato che nelle manifestazioni fieristiche dedicate alle armi che l’hanno preceduta, in particolare HIT Show di Vicenza e ancora prima EXA di Brescia, il settore della difesa personale e il tema della “legittima difesa” avevano invece sempre trovato ampio spazio e pubblicizzazione.
Proseguiremo anche quest’anno, in spirito di collaborazione, il nostro impegno di controllo affinché la fiera EOS sia davvero e solo un salone dedicato alla caccia, alla pesca, alla nautica, al tiro sportivo e al tempo libero all’aria aperta.
– Mao Valpiana (Presidente Movimento Nonviolento)
– Piergiulio Biatta (Presidente Osservatorio OPAL)
– Giorgio Beretta (Analista Osservatorio OPAL)
– Francesco Vignarca (Resp. Campagne della Rete italiana Pace e Disarmo)
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L’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (OPAL) di Brescia è un Ente del Terzo Settore fondato nel 2004 da diverse realtà dell’associazionismo bresciano e nazionale (Diocesi di Brescia, Collegio delle Missioni Africane dei Missionari Comboniani, Associazione per l’Ambasciata della Democrazia Locale a Zavidovici – Onlus, Camera del Lavoro Territoriale di Brescia “CDLT”, Pia Società di San Francesco Saverio per le Missioni Estere dei Missionari Saveriani, No One Out, Pax Christi – Movimento cattolico per la Pace) e da singoli aderenti, per diffondere la cultura della pace ed offrire alle istituzioni e alla società civile informazioni di carattere scientifico circa la produzione e il commercio di armamenti e di “armi leggere” con approfondimenti sulle attività legislative del settore e sulla diffusione, legale e illecita, di armi in Italia e nel mondo. Membro della Rete Italiana Pace e Disarmo, l’Osservatorio ha promosso convegni, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali ed ha pubblicato numerosi studi e ricerche sulla produzione ed esportazione di armi italiane. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito: www.opalbrescia.org
La Rete Italiana Pace e Disarmo è stata fondata il 21 settembre 2020 dalla unificazione di due organismi storici del movimento pacifista e disarmista italiano: la Rete della Pace (fondata nel 2014) e la Rete Italiana Disarmo (fondata nel 2004). Entrambe le reti hanno potuto contare fin dalla loro fondazione sul sostegno di decine di associazioni, organizzazioni,sindacati, movimenti della società civile italiana. Ne fanno parte:
Accademia apuana della pace, ACLI, AGESCI, ALTROMERCATO, Ambasciata democrazia locale, Amici della mezza luna rossa palestinese, ANPI, ANSPS, AOI – Associazione di cooperazione e di solidarietà internazionale, Archivio Disarmo, ARCI, ARCI Bassa Val di Cecina, ARCI Servizio Civile aps, ARCS, Associazione Papa Giovanni XXIII, Associazione per la pace, AssopacePalestina, AUSER, Beati i costruttori di Pace, Casa per la pace di Modena, CDMPI – Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale, Centro Studi Difesa Civile, Centro Studi Sereno Regis, CGIL, CGIL Padova, CGIL Verona, CIPAX, CNCA, Comitato Pace e Disarmo di Volterra, Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della FCEI, Conferenza degli Istituti Missionari in Italia, Coordinamento Comasco per la Pace, Coordinamento pace in comune Milano, COSPE, Emmaus Italia, FIOM-Cgil, FOCSIV, Fondazione Angelo Frammartino, Fondazione Finanza Etica, Forum Trentino per la Pace e i diritti umani, Gruppo Abele, IPRI – rete CCP IPSIA, Lega per i diritti dei popoli, Legambiente, Libera, Link – coordinamento universitario, Link2007 cooperazione in rete, Lunaria, Movimento europeo, Movimento Internazionale della Riconciliazione, Movimento Nonviolento, Nexus Emilia Romagna, Noi Siamo Chiesa, Opal Brescia, Pax Christi Italia, Percorsi di pace, Rete degli studenti medi, Rete della conoscenza, Servas Italia, Tavola sarda della pace, U.S. Acli, UDS, UDU, Un ponte per…, Ventiquattro marzo
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito: www.retepacedisarmo.org
Il Movimento Nonviolento, fondato da Aldo Capitini nel 1961, ha come programma l’opposizione integrale alla guerra e alla sua preparazione, da perseguire con l’obiezione di coscienza contro armi ed eserciti e con l’organizzazione di campagne per il disarmo, la pace, la difesa dei diritti umani e dell’ambiente naturale. Il Movimento edita dal 1964 la rivista Azione nonviolenta, bimestrale di formazione, informazione e dibattito, sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo, che esce regolarmente da 60 anni. Tutte le informazioni sul sito: www.azionenonviolenta.it