• 21 Novembre 2024 22:49

EOS, la fiera delle armi come fossero una merce qualsiasi

DiMao Valpiana

Feb 12, 2023

EOS, LA FIERA DELLE ARMI COME FOSSERO UNA MERCE QUALSIASI

Un mercato da “sdoganare” per diffondere la cultura della “difesa fai da te”

Qui le proposte di Rete italiana Pace e Disarmo

Negli stessi padiglioni dove tra qualche settimana al Vinitaly verranno esposte bottiglie di Lugana o Amarone, di Prosecco o Brunello, da oggi ci sono fucili, pistole, armi semiautomatiche, da tiro o da difesa. EOS viene presentata come una festa degli sport all’aperto (caccia, pesca, nautica …) ma è in realtà un’esposizione (e vendita) di armi da fuoco. Ce n’è di ogni tipo.
Il regolamento del Vinitaly vieta l’ingresso ai minori di 18 anni, EOS invece offre il biglietto gratuito ai bambini fino a 13 anni, purché abbiano il permesso di compiacenti genitori, e avranno libero accesso in tutti i padiglioni anche dove si possono prendere in mano le armi.
Vino no, ma armi sì. Ma è mai possibile?
Per provarle, novità di quest’anno, si può accedere gratuitamente al poligono di tiro Concaverde di Lonato, per provare l’ebbrezza di sparare con armi rigate e pistole.

Ma c’è ancora di peggio.
All’evento Eos ad esporre i propri prodotti c’è anche la T73Manifacturing che pubblicizza nel catologo ufficiale della fiera i propri prodotti assemblati al 100% in Italia, assicurando “qualità, prestazioni e affidabilità. Ovunque tu sia e chiunque tu sia, un soldato sul campo di battaglia o un genitore che protegge la sua famiglia, sai che puoi fidarti delle armi T73”.
Quale spiegazione offre l’Ente Veronafiere, presieduta dall’ex deputato leghista Federico Bricolo, ente pubblico, di cui il Comune di Verona è azionista di per il 39,5%? C’è proprio bisogno di una fiera delle armi? Molti di questi “prodotti” sono gli stessi che poi ritroviamo nelle cronache delle stragi e dei femminicidi. Si tratta in realtà di una operazione ideologica per incentivare la diffusione e la cultura delle armi.

Viene presentata come la Fiera degli sport all’aria aperta, ma a fianco di attrezzi per la pesca o il campeggio, vi sono padiglioni che espongono armi comuni (non solo da caccia) da difesa personale, ma anche fucili semiatumatici, pistole per corpi di sicurezza pubblici e privati, ecc.
Siamo di fronte ad una anomalia e ad un chiaro tentativo di banalizzazione del male: tutto viene reso uguale, parificato, armi da offesa vengono pubblicizzate come canne da pesca, fucili presentati come oggetti innocui al pari di una torcia da campeggio, alla portata di bambini che vengono invitati a prendere in mano ed entrare in confidenza con armi da fuoco.
Per questo chiediamo che nelle prossime edizioni ci si limiti ad una Fiera davvero solo sportiva, eliminando completamente il settore della difesa personale (sparare ai ladri è uno sport??!!).

Mao Valpiana
presidente del
Movimento Nonviolento

Di Mao Valpiana

Presidente del Movimento Nonviolento e direttore della rivista Azione nonviolenta

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