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EUROPA, madre e figlia nostra

Diadmin

Mar 21, 2019

Pubblichiamo l’introduzione di  Mao Valpiana, direttore della rivista Azione nonviolenta e, a seguire, il sommario del quaderno.

Madre da onorare. Figlia da curare.

Europa è talmente bella che Zeus se ne innamora.
Tra le fanciulle che colgono fiori lungo la spiaggia, il re dell’Olimpo vuole proprio lei, Εὐρώπη.
Europa, figlia di Agenore e madre di Minosse, è la più avvenente.
La bellezza europea si tramanda dalla mitologia greca al Medioevo.

Gli insegnamenti di San Benedetto, patrono d’Europa, sono fondamentali per la costruzione dei monasteri che diventano culla della rinascita umana, culturale, religiosa ed economica. Nel solco della Regola ora et labora sorgono nel continente europeo centri di preghiera, cultura e ospitalità. Sono le antiche radici dell’Europa libera e unita di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi. Quella stessa Europa che, secondo Alex Langer, è bella quando amica al resto del mondo e sorella alla natura.
Da Creta a Norcia, da Ventotene a Bruxelles, il passo è breve.

Il sogno europeo ha sconfitto i totalitarismi attraverso un processo di pace e unità. L’Europa è culla di diversità linguistica e culturale, esperienza di integrazione sociale. L’Europa è luogo di bellezza dei territori, del paesaggio e dell’arte. La convivenza in Europa è esempio di incontro e conoscenza. L’Europa è patria di popoli diversi che desiderano costruire una nuova identità nelle differenze.

Abbiamo bisogno di un Parlamento con più poteri e di una buona Costituzione europea, per un miglior processo di coesione e unione federale. Dobbiamo essere più europei per essere più radicati nel nostro territorio, e dobbiamo essere più radicati nel nostro territorio per essere più europei. Abbiamo bisogno di un luogo privo di confini, casa del diritto di cittadinanza e mobilità per tutti.

È necessaria una buona politica per riparare l’Europa, per ridare fiducia e ristabilire un impegno verso le istituzioni pubbliche. Abbiamo bisogno di un grande piano di manutenzione e di cura dell’esistente, estendere le aree protette, creare una rete di connessioni ecologiche per la biodiversità. Per contrastare il riscaldamento globale è indispensabile una riconversione radicale dell’idea di sviluppo lineare verso una civiltà solidale e sostenibile. Vivere in pace tra gli umani e con la natura è la via obbligata per costruire l’Europa delle nuove generazioni.

Ringraziamo Giancarla Codrignani per questo importante saggio sull’Europa che vogliamo, democratica, ecologica, nonviolenta.

Mao Valpiana
Direttore

 


Sommario

Un’introduzione, forse

Perché violenti

Perché nonviolenti

La paura e il coraggio

La debolezza virtuosa

La politica: il dovere

Stati Uniti d’Europa e Stati Uniti d’America

Il punto di vista dei soldi

Stati Uniti d’Europa e Stati Uniti d’America

Il punto di vista dei continenti

Democrazia: forte come?

Per una democrazia nonviolenta

L’odio

Frontiere

Vecchie e nuove migrazioni

Quale globalizzazione

Cooperare nel mondo

Il carcere: unità di misura della civiltà

La difesa, quella legittima

Giochi letali con le armi

La società (quasi) civile

La violenza ambientale

Obbedienza, disobbedienza, obiezione

Antifascisti, ma come

L’ordine gerarchico

La nonviolenza delle donne

Il lavoro

La religione

Verso un’Europa nonviolenta

Giancarla Codrignani

(Bologna, 18 luglio 1930)

Scrittrice, giornalista, intellettuale è stata docente e parlamentare della Repubblica.

Deputata per la Sinistra Indipendente per tre le-gislature, si è occupata delle tematiche riguardanti

l’obiezione di coscienza al servizio militare, il servi-zio civile, il commercio delle armi, la parità uomo/donna nella difesa, il disarmo, la difesa popolare nonviolenta, anche nell’ambito del contesto inter-nazionale. Presidente della sezione italiana della Lega per i Diritti dei Popoli, segretaria della Com-missione esteri, testimone delle prime elezioni libe-re in Nicaragua, ha partecipato ad una missione parlamentare in Cile durante lo stato d’assedio, ha ricevuto un riconoscimento dall’Alto Commissa-riato per i Rifugiati delle Nazioni Unite. Attiva in varie esperienze di solidarietà e per la pace, è tra le figure più rappresentative della cultura italiana del-la nonviolenza. È stata Presidente della LOC (Lega degli Obiettori di Coscienza). Europeista convinta, fa parte del Movimento Federalista Europeo. Ha partecipato e partecipa attivamente al movimento femminista e per i diritti di genere. Ha pubblicato saggi e interventi politici su giornali e riviste.

La città di Bologna le ha dedicato il Nettuno d’oro nel 2011.

Il Quaderno “Europa madre e figlia nostra”, costa euro 5,00 e può essere richiesto alla Redazione di Azione nonviolenta, via Spagna 8 – 37123 Verona. Sconti per richieste multiple e per rivendite.

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