E’ stata un’estate di guerra: a Gaza, in Palestina e Israele, in Siria, in Iraq, in Libia, in Afghanistan, in Ucraina … bombe, missili, massacri, stragi, rappresaglie, decapitazioni, plotoni di esecuzione, rapimenti, fosse comuni … nessuna delle efferatezze, degli scempi, delle brutture della guerra ci è stata risparmiata.
Qualcuno ha parlato di “crimini di guerra”, per condannare le stragi di civili, le bombe sulle scuole e gli ospedali. Ma qual è il limite tra una guerra “civile” e una guerra “criminale”? Non c’è.
La guerra non ha limiti, non ha regole, non ha confini. L’obiettivo della guerra è colpire il nemico, ucciderlo, distruggerlo, renderlo impotente. Se di mezzo ci sono case, scuole, ospedali, bambini, non importa, vengono fatti fuori perchè ciò contribuisce alla vittoria. Il terrorismo è una forma di guerra, e la guerra è terrorismo. E’ sempre stato così. Le legioni dell’impero romano davano il fuoco ai villaggi dei nemici, stupravano le donne, razziavano le campagne. Durante le crociate i “liberatori” sbudellavano gli infedeli, camminavano nel loro sangue, li mettevano al rogo.
Le carneficine della prima guerra mondiale, i bombardamenti sulle città della seconda, non rispiarmiavano nessuno. Le stragi naziste, le torture, i campi di sterminio, le montagne di cadaveri in Cambogia, la guerra etnica nei Balcani, il genocidio di Srebrenica. Oggi a Gaza e in Iraq. Questa è la guerra, come l’abbiamo studiata sui libri di storia o vista ai telegiornali.
Dalla guerra di Troia ad oggi poco è cambiato.
L’unica novità può venire dalla nonviolenza. Interrompere la spirale perversa. Rinunciare alle armi. Praticare politiche di disarmo unilaterale. Abolire gli eserciti, ognuno a partire dal proprio. Sostituire la difesa armata con la sicurezza nella pace.
Questa è la sola via possibile per salvare l’umanità. Il resto è utopia. Un’utopia negativa, perversa, come quella del governo italiano che per contrastare il terrorismo invia armi ad una delle parti: armare la mano altrui è meschino, una scelta vile, ancor peggiore di chi si assume le proprie responsabilità e manda le truppe a combattere sul campo.
Noi possiamo fare poco o niente sul piano immediatamente efficace per impedire il massacro. Non basta condannare, non serve chiedere ai belligeranti di smetterla, non fermeremo la guerra con una marcia per la pace. Ma contro la guerra e per la pace il nonviolento ha comunque sempre qualcosa da fare. C’è bisogno di agire: affermare il principio della nonviolenza e dare corpo a campagne, con proposte concrete ed obiettivi politici, perchè la nonviolenza la si costruisce ogni giorno.
Il 21 settembre parteciperemo alla manifestazione straordinaria ed urgente “Costruiamo insieme un passo di pace” che si svolgerà a Firenze, convocata dalle principali reti del movimento pacifista italiano (Rete della Pace, Rete Italiana Disarmo, Tavolo interventi civili di pace), alla quale anche il Movimento Nonviolento ha aderito.
Condividiamo la piattaforma di lavoro di questa manifestazione, che fa seguito agli impegni assunti all’Arena di pace e disarmo: “Questo è il bivio che abbiamo di fronte: continuare a denunciare in modo generico questa realtà o lavorare con determinazione e strategia per mutare le politiche responsabili della proliferazione delle guerre, per costruire un’alternativa a questo corso della storia? Puntare l’indice solo sugli effetti o denunciare e sradicare le cause della violenza diretta, culturale e strutturale che permea il nostro sistema, di cui siamo in parte tutti complici? Alla viltà, al cinismo ed alla violenza, dobbiamo costruire l’alternativa del coraggio, della nonviolenza, della disobbedienza civile”.
Il passo successivo sarà l’avvio della Campagna Disarmo e Difesa civile, per l’istituzione del Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta, che prenderà corpo a partire dal prossimo 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza.
Mao Valpiana
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Di seguito riportiamo l’indice del numero di Azione nonviolenta di Luglio-Agosto 2014 (numero 4, anno 51, n. 604)
E’ uscito il numero di Luglio-Agosto 2014 di “Azione nonviolenta”, rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, bimestrale di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.
Nel numero di Luglio-Agosto 2014:
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Editoriale: Facciamo insieme un passo di pace, di Mao Valpiana
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Storie di ordinaria violenza: La donna nel suo posto sociale, di Aldo Capitini; La violenza di genere come fenomeno sociale, di Elena Buccoliero e Caterina Del Torto;
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Omicidio, feminicidio,femminicidio: abbiamo bisogno di parole nuove?, a cura della Redazione; La legge protegge le donne vittime di violenza?, Elena Buccoliero intervista Susanna Zaccaria;
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Una rete di accoglienza per uscire dalla violenza, Elena Buccoliero intervista Elisabetta Pavani;
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Non voglio essere violento come mio padre, di Elena Buccoliero; Gli uomini che cambiano ritrovano se stessi e l’altra, Caterina Del Torto intervista Michele Poli;
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I miei fligli? Stanno bene…ho dato loro una buona educazione, di Elena Buccoliero
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Inserto. Una donna di azione e preghiera per la riconciliazione e la nonviolenza, di Alfredo Mori;
Brevi note su Hedi Vaccaro, di Ilaria Ciriaci.
Rubriche: La nonviolenza nel mondo, a cura di Caterina Bianciardi. La strage di Ciudad Juàrez; Educazione e stili di vita, a cura di Gabriella Falcicchio. Nè madonne, né puttane; Attivissimamente, a cura di Daniele Taurino. Mozzafiato, storie di ordinaria violenza, di Lucia Boni e Lara Cantarelli; Scatti di violenza tra le mura domestiche, di Marco Polimeni. Una storia raccontata con voce di bambina, di Mao Valpiana.
In copertina: Storie di ordinaria violenza
In seconda: Indice
In terza di copertina: 1914-2014 Mai più la guerra
In ultima: L’ultima di Biani, senza parole
Direzione e amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803 (da lunedì a venerdì: ore 9-13 e 15-19). an@nonviolenti.org – www.azionenonviolenta.it
Gruppo di lavoro: Centro per la nonviolenza del Litorale romano
Per abbonarsi ad “Azione nonviolenta” inviare 32 euro sul ccp n. 18745455 intestato al Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona (Iban: IT 35 U 07601 11700 000018745455).
E’ possibile chiedere una copia omaggio, inviando una email all’indirizzo an@nonviolenti.org scrivendo nell’oggetto “copia di ‘Azione nonviolenta’”.