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Fattori confondenti

Diadmin

Lug 22, 2016

Basta quest’ultima notizia per innescare una serie di “informazioni” che nulla hanno a vedere con i fatti verificati, ma rispondono tutte ad una serie di stereotipi: attacco terroristico del’ ISIS in occasione del 14 luglio,gli attentatori sparando gridano Allah Akbar, il camion era imbottito di armi e di granate e l’autista era nativo di un paese vicino a Sousse noto per la recente strage sulla spiaggia.

Insomma si è messa in moto una campagna mediatica terroristica sul terrorismo: barbaro, ingiustificabile insomma islamico Tutto logico. C’è un arabo al comando!

Marzo 2015 un co-pilota di un airbus tedesco fa schiantare 150 persone contro una montagna nelle Alpi. Tranquilli! Non è un attentato, è un cittadino tedesco doc, era solo un po’ depresso per motivi di lavoro.

In quanto tedesco non era automaticamente neonazista o filo-hitleriano e non interessa se sul suo P.C. aveva immagini della strage ad opera di un neonazista nel 2011 in Norvegia.

Anche il camionista di Nizza era un po’ depresso, ma lui sicuramente è un integralista islamico. Non importa che non andasse in moschea, non si curasse del Ramadan, bevesse alcolici come una spugna, pestasse la moglie come un vero maschio italiano, non avesse una bella barba d’ordinanza, fosse pure un maniaco sessuale. Faceva tutto questo per nascondere il suo essere un vero e subdolo attentatore dell’IS , un vero fondamentalista anomalo. Aveva precedenti per atti violenti. Si era radicalizzato recentemente, ma gli rincresceva farlo vedere.

Pure il Premier francese è subito sicuro della matrice terroristica: è stato un attentato contro la libertà e per questo si è scelto il 14 Luglio il giorno della rivoluzione francese: libertè, egalite, fraternitè. Contro di noi perché da anni combattiamo contro il terrorismo e le dittature nemiche dei nostri interessi democratici nazionali ( intesi nel senso più ampio possibile)

Insomma sembrano dichiarazioni per giustificare a posteriori le disgraziate guerre contro i barbari di turno, spesso ex alleati, che come potenze mondiali sono state promosse sostenute ed armate dagli anni ’90 in poi.

Invece le accuse contro il camionista tunisino sono talmente vere che puntuale dopo le dichiarazioni francesi arriva il comunicato dell’ ISIS che conferma la militanza terroristica del tunisino. Neppure gli inquirenti che indagano sul caso credono all’ ISIS, ma la notizia arriva comunque su tutti i media. ( qui ci starebbe una riflessione di come e per quali logiche sono usate le “ notizie” dai media virtuali o meno)

Tony Blair può ammettere in pubblico di essere un criminale di guerra, radicalizzato in “ buona fede” da cattive informazioni avute da Bush. Ma nessuna campagna mediatica per chiedere una condanna a chi ha “avventatamente” messo in moto questa escalation di violenza mondiale. No, si preferisce cavalcare e strumentalizzare le atrocità di tragiche vicende in Europa per nascondere una inumana realtà nel resto del mondo che ci vede protagonisti criminali di sedicenti “interventi umanitari”. Non si riflette che dopo decenni in cui si sono seminate guerre spaventose per interessi inconfessabili ora si diffonda e ci ritorni paura e terrore.(e’ un effetto collaterale della globalizzazione La violenza è una risposta semplice ai problemi. Semplice veloce ed immediata: per questo sbagliata. Una situazione complessa non si risolve con semplificazioni e luoghi comuni, va affrontata analizzando tutti i fattori presenti nella loro problematicità. Le scorciatoie propagandistiche, i capri espiatori di comodo aprono il baratro alle barbarie.

Adriano Moratto – Movimento Nonviolento – Brescia

(immagine di Mauro Biani)

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