Dichiarazione di Obiezione di Coscienza
Al Presidente della Repubblica, capo delle Forze Armate
Al Presidente del Consiglio e al Ministro della Difesa
Al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano
- Per fermare la guerra bisogna non farla. Per cessare il fuoco bisogna non sparare.
Sono concretamente solidale con gli obiettori di coscienza, renitenti alla leva, disertori russi e ucraini; chiedo che vengano lasciati espatriare, riconoscendo loro lo status internazionale di rifugiati.
- Lo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano ha già emanato una circolare di preallarme per il personale militare che si deve considerare “pronto all’impiego”. Considerando che la leva obbligatoria nel nostro Paese è solo sospesa e che tale sospensione resta a discrezione del potere esecutivo di Governo, dichiaro fin da questo momento la mia obiezione di coscienza.
- Non sono disponibile in alcun modo a nessuna “chiamata alle armi”. Con la Costituzione italiana ripudio la guerra e voglio ottemperare al dovere di difesa della Patria con le forme di difesa non militare già riconosciute dal nostro ordinamento.
- Sollecito il Parlamento all’approvazione urgente della Legge per l’istituzione della Difesa civile non armata e nonviolenta.
- Ribadisco pertanto la mia richiesta di essere considerato a tutti gli effetti obiettore di coscienza contro tutte le guerre e la loro preparazione, in qualunque modo vogliate chiamare l’uso di armamenti nelle controversie internazionali.
(Dichiarazione aperta a tutti. Anche, in particolare, ai cittadini in età di leva dai 18 ai 45 anni e ai ragazzi e ragazze che hanno già svolto il servizio civile sostitutivo, nazionale o universale)
Scarica la Dichiarazione di Obiezione di Coscienza da questo link <-
Vai alla pagina dedicata per compilare il form online
Approvo pienamente. Credo che occorra investire nella diplomazia ,abbiamo tanti strumenti e credo che occorra pensare anche alla difesa, ma non armata, strutture e mezzi che possano proteggere la vita umana dalle aggressioni, ma senza provocare morte, finché ci sara’ chi attacca con le armi.
Da qualche parte bisogna cominciare a disarmarsi e cio’ richiede ancor piu’ coraggio.
No alla guerra