• 7 Novembre 2024 9:32

Firma anche tu il testo della dichiarazione di obiezione di coscienza alla guerra

DiRedazione

Mar 28, 2022

Dichiarazione di Obiezione di Coscienza

Al Presidente della Repubblica, capo delle Forze Armate

Al Presidente del Consiglio e al Ministro della Difesa

Al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano

  • Per fermare la guerra bisogna non farla. Per cessare il fuoco bisogna non sparare.

Sono concretamente solidale con gli obiettori di coscienza, renitenti alla leva, disertori russi e ucraini; chiedo che vengano lasciati espatriare, riconoscendo loro lo status internazionale di rifugiati.

  • Lo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano ha già emanato una circolare di preallarme per il personale militare che si deve considerare “pronto all’impiego”. Considerando che la leva obbligatoria nel nostro Paese è solo sospesa e che tale sospensione resta a discrezione del potere esecutivo di Governo, dichiaro fin da questo momento la mia obiezione di coscienza.
  • Non sono disponibile in alcun modo a nessuna “chiamata alle armi”. Con la Costituzione italiana ripudio la guerra e voglio ottemperare al dovere di difesa della Patria con le forme di difesa non militare già riconosciute dal nostro ordinamento.
  • Sollecito il Parlamento all’approvazione urgente della Legge per l’istituzione della Difesa civile non armata e nonviolenta.
  • Ribadisco pertanto la mia richiesta di essere considerato a tutti gli effetti obiettore di coscienza contro tutte le guerre e la loro preparazione, in qualunque modo vogliate chiamare l’uso di armamenti nelle controversie internazionali.

(Dichiarazione aperta a tutti. Anche, in particolare, ai cittadini in età di leva dai 18 ai 45 anni e ai ragazzi e ragazze che hanno già svolto il servizio civile sostitutivo, nazionale o universale) 

Scarica la Dichiarazione di Obiezione di Coscienza da questo link <-

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2 commenti su “Firma anche tu il testo della dichiarazione di obiezione di coscienza alla guerra”
  1. Approvo pienamente. Credo che occorra investire nella diplomazia ,abbiamo tanti strumenti e credo che occorra pensare anche alla difesa, ma non armata, strutture e mezzi che possano proteggere la vita umana dalle aggressioni, ma senza provocare morte, finché ci sara’ chi attacca con le armi.
    Da qualche parte bisogna cominciare a disarmarsi e cio’ richiede ancor piu’ coraggio.

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