Alle 9,25 di oggi 2 giugno 2014 sui cieli di Roma capitale sfrecciano le Frecce Tricolori. La giornalista che commenta l’apertura ufficiale della parata militare si affretta a precisare che non sfileranno i ‘mezzi’ né i cavalli. Una parata sobria, come si usa dire da qualche anno. Ma le Frecce… quelle si dai! Anche perché sono pagate da uno sponsor. Sì, proprio così. Parata sponsorizzata? Un anticipo di guerra moderna dove qualcuno può pagare per chiedere che si vada in una certa direzione? Avremo lo sponsor anche nel militare e nella guerra?
Beh, in fondo i contractors (non si può usare la parola ‘mercenari) sono più o meno una cosa simile. Agenzie private che fanno la guerra per conto di altri.
Ma perché – lo chiediamo in tanti da anni – la Festa della Repubblica deve essere identificata con la Parata Militare? Perché? Mi chiedo perché non far ‘sfilare’ le tante persone, associazioni, gruppi, singoli cittadini ecc. che sono il midollo, l’anima della nostra Italia? E alcuni di loro hanno dato anche la vita. Eroi? No. Però persone a cui guardare con grande stima e affetto si!
Penso ad Andy Rocchelli, il fotografo ucciso in Ucraina lo scorso 24 maggio. Penso a Vittorio Arrigoni ucciso a Gaza il 15 aprile 2011. Penso ai tanti italiani uccisi perché volevano la pace ed erano disarmati: Sergio Lana, Fabio Moreni, Guido Puletti uccisi in Bosnia il 29 maggio 1993. A Gabriele Moreno Locatelli ucciso a Sarajevo il 3 ottobre 1993. Cito loro perché con alcuni amici e amiche di Pax Christi saremo proprio a Sarajevo dal 6 al 9 giugno per ‘Evento di pace’.
Penso anche ai tanti italiani e italiane che, in altri continenti o in Italia, testimoniano di fatto i veri valori della nostra Costituzione. Il mondo delle associazioni è così vasto che citarne qualcuna vorrebbe dire pensalizzarne altre. Ma tutti le conosciamo. Non sarebbe meglio dare spazio a loro in questo giorno? Perché solo Parata Militare? Ma una proposta alternativa sta prendendo piede. E’ stata lanciata all’Arena di Verona lo scorso 25 Aprile. E’ la Campagna per il disarmo e la difesa civile con la proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione e il finanziamento del “Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta”.
E infine, visto che sono stati liberati e rientrano in Italia proprio oggi, penso ai tanti nostri missionari che fanno notizia (piccola) solo quando vengono uccisi o rapiti. E’ il caso dei nostri missionari vicentini, Giampaolo Marta e Gianantonio Allegri, rapiti il 5 aprile in Camerun insieme ad una suora canadese, Gilberte Bussier.
Chiudo con le parole di d. Maurizio, di Vicenza, che così commenta la liberazione dei suoi amici missionari: “…La mia grande gioia ed esultanza si univa ieri alla preghiera perchè finisca il commercio di armi (di solito obiettivo di questi stessi rapimenti) che favorisce la guerra e gli scontri tra opposte fazioni in tanti paesi del mondo, in Africa in particolare. Come ha chiesto con forza anche papa Franceso nel recente Viaggio in Palestina.”
Buon 2 giugno 2014! d. Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi