Carovana #StopTheWarNow Vita a Kyiv / 4
Lasciata alle spalle Chernivtsi, il treno notturno ci porta a Kiev, ma per motivi di sicurezza la prende alla larga e passa da Leopoli: oltre 15 ore di viaggio con lo scotch ai finestrini per evitare schegge in caso di deflagrazione. Sistemazione in hotel per i 23 partecipanti alla Carovana.
La città, di chiaro respiro europeo, è contraddittoria: il traffico scorre ordinato, ma nella metropolitana si avverte un clima di tensione e preoccupazione. Negozi e ristoranti sono comunque pieni, alla fine la normalità prevale fino alle 23, poi scatta il coprifuoco e le luminarie si spengono.
Nel pomeriggio il primo incontro con gli attivisti del Movimento Pacifista Ucraino (UPM). Yurii Sheliazhenko ha accompagnato i partecipanti in un mini tour cittadino fino alla statua del Mahatma Gandhi nell’oasi di pace del giardino botanico; presenti anche altri due rappresentanti di UPM, l’obiettore Sergej e l’attivista Katya. Dopo le foto di gruppo davanti a Gandhi con le bandiere della nonviolenza, della pace in diverse lingue e delle organizzazioni presenti, tra cui Un Ponte Per e il Movimento Nonviolento, Yurii ha letto e commentato la loro proposta di “Agenda di pace per l’Ucraina e per il mondo”.
Sergej ha raccontato la sua storia di obiettore al servizio militare e Katya, con parole significative ha condiviso le emozioni di una persona che ora si sente isolata per le sue convinzioni pacifiste e ha espresso la necessità di un supporto internazionale.
Poi, cena conviviale in un ristorante di cucina tartara della Crimea, dove è stato festeggiato il compleanno di Kai della associazione rumena Patrir.
Alle 23 coprifuoco.
L’intervista a Daniele Taurino del direttivo nazionale del Movimento Nonviolento
L’intervento di Don Renato Sacco di Pax Christi Italia su TG2000