HIT Show rivela il suo vero volto: un’operazione ideologico-culturale e, adesso, politica per incentivare la diffusione delle armi
L’operazione che nei giorni scorsi ha visto protagonista Italian Exhibition Group (IEG), il nuovo ente promotore della manifestazione fieristica HIT Show (Hunting, Individual Protection and Target Sports), in programma a Vicenza dall’11 al 13 febbraio, è tanto incredibile nella sua goffaggine quanto patetica ed inaccettabile.
A seguito delle pressioni di alcuni esponenti del mondo politico veneto1 e di alcune associazioni di categoria2, Italian Exhibition Group ha infatti modificato il “Regolamento Visitatore” pubblicato sul sito ufficiale di HIT Show e ha reintrodotto il permesso di ingresso alla manifestazione fieristica a tutti i minori purché accompagnati. Nel regolamento pubblicato in precedenza era stato introdotto il divieto di accesso ai minori di 14 anni, segnalato anche nel modulo di acquisto online dei biglietti di ingresso alla fiera. Inoltre, dal sito ufficiale è stato rimosso il “Regolamento Espositori” che riportava importanti informazioni sulle tipologie di armi che gli operatori possono esporre in fiera. Sabato 4 febbraio sera, Italian Exhibition Group pubblicava, quindi, una nota sulla pagina facebook di HIT Show in cui comunicava che il divieto di accesso ai minori di 14 anni era da attribuirsi ad «un equivoco dovuto ad uno spiacevole refuso».
Si trattava, invece, di un’importante novità del regolamento, di cui era a conoscenza anche l’Amministrazione Comunale di Vicenza, che nei mesi scorsi si era fatta promotrice «presso Fiera di Vicenza dell’opportunità della predisposizione di un Codice di Responsabilità Sociale relativo all’evento HIT Show per l’edizione 2017, da condividere con i diversi portatori di interesse in una interlocuzione costruttiva che coinvolga le associazioni impegnate sul tema del controllo delle armi»3.
Sebbene il testo che introduceva il divieto di ingresso per i minori di 14 anni mostrasse alcune incoerenze, tanto nel lessico come nel contenuto4, esso si presentava come un parziale accoglimento delle proposte fatte dalle nostre associazioni, la cui campagna di sensibilizzazione ha raccolto in questi due anni di mobilitazione consensi crescenti nella società e nella chiesa cattolica vicentine. L’aver ritrattato quel testo rappresenta, pertanto, non solo un atto maldestro, ma soprattutto la negazione di un impegno, peraltro già anticipato all’Amministrazione Comunale e, quindi, reso pubblico da Italian Exhibition Group.
Nei mesi scorsi, su invito dell’Amministrazione Comunale di Vicenza, abbiamo avanzato alcune proposte per un regolamento di HIT Show volte a definire, oltre alla ‘questione dei minori’, in modo rigoroso e trasparente le tipologie di armi esposte, a vietare attività propagandistiche, di raccolta firme per petizioni o campagne di qualsiasi genere e raccolte fondi ad esse inerenti. Attendiamo dall’Amministrazione Comunale risposta in tal senso.
Nei fatti, HIT Show è l’unica manifestazione fieristica nei paesi dell’Unione Europea in cui vengono esposti tutti i tipi di armi5 (per la difesa personale, per il tiro sportivo, per le attività venatorie, per collezionismo, repliche di armi antiche, ecc. tranne quelle propriamente definite “da guerra”) e nella quale è consentito l’accesso ai minori purché accompagnati da un adulto6. Riteniamo invece che, al pari di simili fiere nei paesi comunitari, anche a HIT Show debba essere vietato l’accesso ai minori anche se accompagni da un adulto, almeno agli spazi in cui sono esposte le armi7.
Una chiara e trasparente assunzione di responsabilità etica e sociale crediamo sia particolarmente necessaria per una fiera come HIT Show che, a detta dei suoi promotori, «punta a diventare l’appuntamento di riferimento in Italia e in Europa per il comparto armiero Made in Italy»8, con una propensione al «business to business»9.
Quanto è accaduto nei giorni scorsi conferma, purtroppo, i nostri timori già espressi pubblicamente due anni fa: in assenza di un’approfondita riflessione culturale e, soprattutto, di una precisa regolamentazione dell’evento fieristico HIT Show si sta rendendo protagonista di un’operazione ideologico-culturale e, stando agli ultimi sviluppi, persino politica10 che è in atto nel nostro paese per incentivare la diffusione delle armi in Italia. Riteniamo che questa operazione non possa essere sottaciuta, ma anzi vada biasimata, soprattutto perché sostenuta da Italian Exhibition Group, una società per azioni che annovera tra i suoi soci azionisti diversi enti pubblici tra cui il Comune e la Provincia di Vicenza e la Regione Emilia-Romagna.
Per questo riteniamo che l’Amministrazione Comunale di Vicenza, sede dell’evento, non possa esimersi dal manifestare pubblicamente la propria posizione su questa vicenda, anche in considerazione delle gravi anomalie che la manifestazione fieristica HIT Show presenta nel panorama comunitario europeo e soprattutto – è importante ricordarlo – dello Statuto del Comune di Vicenza che impegna l’Amministrazione a promuovere «una cultura della pace e dei diritti umani».
Rete italiana per il Disarmo; Osservatorio permanente sulle armi leggere e le Politiche di Sicurezza e Difesa; ACLI; Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo; Arciragazzi; Arci Servizio Civile; Associazione Civica Vicenza Capoluogo; Associazione Papa Giovanni XXIII; Azione Cattolica; Beati i Costruttori di Pace; CGIL; CISL; Commissione diocesana per la Pastorale Sociale: Lavoro, Giustizia e Pace, Salvaguardia del Creato; Coordinamento dei Comitati Cittadini; Cristiani per la Pace; Donne in rete per la Pace; FIM-CISL; FIOM-CGIL; Fondazione Culturale Responsabilità Etica; Laboratorio Cittadinanza Attiva; Libera; Loma Santa – Terra Promessa; Movimento Internazionale della Riconciliazione – International Fellowship of Reconciliation; Movimento Nonviolento; Pax Christi; Peace Brigades International Italia; Pia Unione Ancilla Domini – Centro Myriam; Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile.
Per contatti:
Giorgio Beretta (OPAL) – Email: berettagiorgio@gmail.com – Cellulare: 338-3041742
Piergiulio Biatta (OPAL) – Email: piergiulio.biatta@gmail.com – Cellulare: 338-8684212
Francesco Vignarca (Rete Disarmo) – Email: segreteria@disarmo.org – Cellulare: 328-3399267
1 Si vedano le dichiarazioni del Consigliere Regionale del Veneto Sergio Berlato (Fratelli d’Italia – AN) di sabato 4 febbraio pubblicate sul sito di informazione VicenzaToday: www.vicenzatoday.it/cronaca/vicenza-fiera-vieta-ingresso-ai-minori-berlato-vergogna.html.
2 Tra queste va menzionata l’Associazione Cacciatori Veneti – CONFAVI che annunciava l’intenzione di ritirare la propria partecipazione all’evento. Il comunicato è pubblicato al sito: www.iocaccio.it/acv-confavi-ritira-per-protesta-la-proprio-partecipazione-a-hit-show-2017.
3 Lettera inviata dall’Assessorato alle Comunità e alle Famiglie del Comune di Vicenza in data 11 febbraio 2016 al Presidente dell’Osservatorio sulle Armi Leggere e Politiche di Sicurezza e Difesa (OPAL) e al Coordinatore della Rete Italiana per il Disarmo (Protocollo n. 17966).
4 Il testo del “Regolamento Visitatore” riguardo ai “Minori”, tutto in grassetto, era così formulato: «Si ricorda che è vietato l’ingresso ai minori di anni 14. I minori non possono accedere agli spazi espositivi se non accompagnati da un adulto. E’ fatto espresso divieto, in ogni caso, da parte dei minori, di maneggiare le armi esposte. Gli accompagnatori dei minori si rendono personalmente responsabili della vigilanza sugli stessi».
5 La principale fiera nell’UE dove sono esposte tutte le tipologie di armi che sono presenti anche a HIT Show è “IWA Outdoor Classic” che si tiene a Norimberga (Germania) da oltre 40 anni. Ad essa, però, l’accesso è espressamente vietato al pubblico nonché agli appassionati, in quanto la manifestazione ha lo scopo di presentare ai soli operatori qualificati i vari prodotti e le novità del settore. Per quanto riguarda l’ingresso alla stessa è, infatti, chiaramente specificato: «The following are not admitted: sports shooters, children and young people under 18 years of age, private visitors, hunters, members of hunting and sports shooting clubs and all persons not employed in the sectors listed above». Si veda: www.iwa.info/en/visitors/admission.
6 Tra le fiere nei paesi dell’UE cui è consentito l’accesso al pubblico e non solo agli operatori di settore, segnaliamo la fiera internazionale “Jagd, Fisch und Natur” (in inglese, “Hunting, Fishing and Shooting Sports”), che si tiene a Landshut (Germania). Essa prevede anche l’accesso ai minori, ma la significativa differenza rispetto a HIT Show è che, mentre alla manifestazione vicentina sono esposte anche armi da difesa personale assieme a quelle per la caccia e il tiro sportivo, la fiera bavarese si limita chiaramente alle armi da caccia e di tiro sportivo. Si veda il sito: www.kinold.de/messen/jagd-fisch-natur-landshut-english.html
7 Potrebbe essere fatta un’eccezione per i minori praticanti registrati di discipline di tiro sportivo, ma con accesso limitato alle zone dove sono esposte le armi da essi impiegate e, quindi, non in quelle dove siano esposte armi e materiali per la difesa personale.
8 Così è scritto nel comunicato di HIT Show del 1 dicembre 2014: “Fiera di Vicenza colpisce nel segno!”.
9 Si veda il comunicato di HIT Show dell’8 febbraio 2017: “Nuova edizione del salone internazionale per i settori caccia, tiro sportivo e difesa personale tra business e attività esperienziali”, disponibile sul sito di HIT Show.
10 Va segnalata, al riguardo, anche la partecipazione di un esponente politico tra i relatori di uno dei convegni in programma a HIT Show. Il convegno tratterà del controverso tema “La procedura di revisione della Direttiva Europea 91/477 in materia di armi da fuoco civili. Anomalie, problemi, proposte”. Mentre il sito di HIT Show riporta in proposito solo che questo convegno è “A cura di Comitato D-477”, sul sito del Comitato Direttiva 477 è chiaramente annunciata la presenza dell’europarlamentare Stefano Maullu (FI-PPE). Inoltre, il Comitato Direttiva 477 annuncia che sarà presente alla manifestazione HIT Show 2017 per proseguire la sua attività di informazione e mobilitazione «per la difesa dei diritti dei detentori legali di armi». Si veda il sito: www.comitatodirettiva477.it/single-post/2017/02/07/HIT-Show-2017-ci-siamo-anche-noi.