Pubblichiamo l’articolo a firma del presidente Mao Valpiana uscito su “Il Manifesto” il 5 agosto 2023 con il titolo “Amico di Putin. I servizi ucraini sfondano la porta del pacifista”. Le attività di informazione e il sostegno a Yurii Sheliazhenko sono svolte dal Movimento Nonviolento nell’ambito della Campagna di Obiezione alla Guerra, di cui è testimonial il fisico teorico Carlo Rovelli.
“No, non apro. Mostratemi il mandato. Chiamo la polizia e il mio avvocato”.
Così, Yurii Sheliazenko, leader del Movimento Pacifista Ucraino, ha reagito all’irruzione nella sua casa dei servizi di sicurezza, che alle 7 di mattina del 3 agosto volevano entrare per una perquisizione. Lui non ha aperto, ha mandato subito un allarme in diretta sui social, ha registrato l’evento. Gli agenti dei servizi segreti hanno sfondato la porta e sono entrati. Hanno messo a soqquadro la piccola casa, nella periferia di Kiev, hanno sequestrato il computer e documenti cartacei; Yurii ha dovuto subire una perquisizione al limite della legalità durante la quale gli hanno portato via con forza il cellulare Oikutel che aveva usato per registrare il rifiuto di identificazione da parte degli agenti. Dopo momenti concitati e un interrogatorio senza la presenza dell’avvocato, Yurii ha ricevuto dall’investigatore dell’SBU Novak un documento simile a una copia della sentenza del tribunale distrettuale di Pechersk del 5 luglio 2023, in cui, sulla base di congetture, si sostiene l’accusa che Yurii avrebbe pubblicamente appoggiato l’aggressione russa. Nel frattempo l’avvocato Oleg Veremiyenko ha raggiunto la casa di Yurii a perquisizione in corso. Uno dei documenti sequestrati è l’Agenda per la pace in Ucraina e nel mondo che lo stersso Yurii aveva letto a Kyiv, davanti alla statua di Gandhi, il 2 ottobre scorso, durante la carovana di Pace Stop The War Now, promossa da Movimento Nonviolento, Un Ponte Per e Pax Christi.
Il Movimento Pacifista Ucraino, guidato da Yurii, sezione dell’Internazionale dei Resistenti alla Guerra (WRI) e dell’Ufficio Europeo per l’Obiezione di Coscienza (EBCO-BEOC), non ha mai avuto alcuna ambiguità nel condannare la guerra, l’aggressione della Russia, l’espansione della Nato, e proporre soluzioni di pace, il cessate il fuoco, la via della diplomazia. Così come Yurii ha fatto pubblicamente il 10 e 11 giugno, al Vertice dei popoli di Vienna dove ha ribadito il supporto agli obiettori di coscienza ucraini, russi e bielorussi insieme a un’ampia delegazione italiana della coalizione Europe for Peace.
“Condannando l’aggressione russa, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha chiesto un’immediata risoluzione pacifica del conflitto tra Russia e Ucraina – si legge nel documento incriminato – e ha sottolineato che le parti in conflitto devono rispettare i diritti umani e il diritto umanitario internazionale. Condividiamo questa posizione”. Nella stessa Agenda viene portata avanti la tesi della resistenza nonviolenta contro l’invasione: “Prima o poi, le parti si siederanno al tavolo dei negoziati. È sbagliato prendere le parti di uno qualsiasi degli eserciti in guerra, è necessario stare dalla parte della pace e della giustizia”.
Più volte Yurii ha ripetuto che la guerra di Putin è senza dubbio malvagia, ma durante i sette anni prima dell’invasione russa in Ucraina, sia i russi che gli ucraini hanno violato l’accordo di cessare il fuoco in Donbass, in cui migliaia di persone sono state uccise: “Alcuni dicono che è immorale smettere di armare l’Ucraina per l’autodifesa – ha dichiarato Yurii – ma io credo che sia immorale alimentare la guerra con la fornitura di armi. L’unica speranza di uscire dal circolo vizioso è imparare a resistere agli aggressori e ai tiranni senza violenza, senza riprodurre i loro metodi e la loro follia militarista. Putin ha aggredito militarmente, ma noi non possiamo agire come se la difesa nonviolenta e la diplomazia non esistessero”.
Il suo avvocato Oleg Verermiyenko ci fa sapere che qualsiasi aiuto in una situazione del genere è benvenuto e in particolare sarebbero utili lettere di supporto che forniscano prove sul carattere e l’impegno nonviolento di Yurii. La sua persecuzione avviene in un momento generale di accanimento in Europa contro le posizioni pacifiste con un aumento dei casi legali seguiti dalla Campagna di Obiezione alla Guerra, come quello della pasionaria nonviolenta Olga Karatch che rischia di vedersi rifiutato l’asilo politico in Lituania.
Dai un contributo alla Campagna di Obiezione alla guerra, con un libero versamento su Iban IT35 U 07601 11700 0000 18745455 per il sostegno ai movimenti nonviolenti in Russia, Bielorussia, Ucraina, e la difesa legale degli obiettori di coscienza di quei paesi. Grazie. Causale: “Campagna di Obiezione alla guerra del Movimento Nonviolento”