Al Qosh, Qara Qosh, Bashiqa, Bazani luoghi simbolo per i cristiani iracheni ora sono isolati. Manca l’elettricità, dopo la chiusura delle forniture petrolifere da Mosul e le pompe alimentate a gasolio non possono più prendere l’acqua. La comunità locale si è auto tassata per far fronte all’assenza di acqua per migliaia di persone, e sono arrivate ieri le prime 14 autobotti.
Ma non basta! Per migliaia di persone manca acqua, cibo, alloggi decenti.
Un ponte per… ha già distribuito kit igienici nei giorni scorsi e latte in polvere per i bambini (nella foto). Ora ci stiamo attrezzando per nuove distribuzioni di bene i di prima necessità e portare acqua, con l’estate che promette di arrivare fino 50 gradi.
Le comunità locali hanno stimato che per assistere 60.000 persone nelle prossime settimane (2/3) con acqua potabile e per lavarsi servono:
a) 5 autobotti di acqua potabile e 5 di acqua pulita: 5.800 euro
b) 25.000 litri di gasolio per alimentare le pompe dei pozzi: costo 20.000 euro.
Servono 26.000 euro per portare acqua a queste comunità a rischio. Ogni risorsa aggiuntiva verrà destinata all’acquisto di altri kit igienici per le famiglie più in difficoltà.
Sono almeno 10.000 i membri delle minoranze fuggiti da Mosul. E non hanno nessuna possibilità di rientrare perché temono persecuzioni.
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