• 2 Luglio 2024 17:15

La Campagna Obiezione alla guerra a fianco di Olga Karatch

DiRedazione

Ago 24, 2023

L’obiezione di coscienza (alla guerra, alla violenza, all’uccisione, al servizio militare) è un diritto umano, fondamentale.
Yurii Sheliazhenko (il leader pacifista ucraino) e Olga Karatch (la pasionaria nonviolenta bielorussa) stanno difendendo gli obiettori di coscienza dei loro paesi, che si oppongono alla guerra con il rifiuto di usare le armi. Per questo sono sotto attacco: Yurii è stato posto agli arresti domiciliari a Kiev, e ad Olga è stato rifiutato l’asilo politico in Lituania.
La Campagna internazionale “Object War” ha avviato un’azione specifica #protectione4olga che si rivolge alle autorità lituane, al Presidente della Repubblica della Lituania, al Primo Ministro e al Ministro degli Esteri affinché rispettino gli standard internazionali e assicurino protezione e asilo per Olga Karatch.
Dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022, la Campagna di “Obiezione alla guerra” sostiene i movimenti nonviolenti e gli obiettori di coscienza (disertori e renitenti alla leva) di Ucraina, Russia e Bielorussia. In particolare il Movimento Nonviolento sta lavorando con il Movimento Pacifista Ucraino, con il Movimento degli Obiettori di coscienza russi e con l’associazione bielorussa Our House (che agisce in Lituania). Ci siamo assunti i costi della difesa legale degli obiettori di coscienza, di Yurii e di Olga, e contiamo anche sul vostro aiuto. Grazie.

In seguito alla negazione dell’asilo politico da parte delle autorità lituane per la pasionaria nonviolenta bielorussa Olga Karatch (Volha Karach), la campagna internazionale “Object War”, tra i cui promotori ci sono le reti antimilitariste e nonviolente EBCO-BEOC e WRI di cui il Movimento Nonviolento è sezione italiana, ha lanciato l’azione di pressione #protection4olga per chiedere protezione e asilo per la direttrice dell’organizzazione “Our House”. Da anni si batte per i diritti umani in Bielorussia, tra cui il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, e per questo è perseguitata e rischia la pena capitale nel suo Paese d’origine, dove è stata etichettata come “terrorista” dal regime.

Il 18 agosto 2023, la Lituania le ha negato l’asilo politico, definendo Olga Karatch una “persona che rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale della Repubblica di Lituania”. Le è stata tuttavia concessa una residenza temporanea di un anno nel Paese, probabilmente a seguito delle lettere internazionali di preoccupazione che alcuni politici e responsabili di fondazioni avevano scritto alle autorità e agli ambasciatori lituani in diversi Paesi. Ma questo status non le dà alcuna sicurezza: le autorità potrebbero in qualsiasi momento rinnegare questa decisione e decidere di espellerla.

Esprimiamo profonda preoccupazione per il fatto che “in alcuni casi, la legislazione sulla sicurezza nazionale e sull’antiterrorismo e altre misure, come le leggi che regolano le organizzazioni della società civile, sono state utilizzate impropriamente per prendere di mira i difensori dei diritti umani o hanno ostacolato il loro lavoro e messo in pericolo la loro sicurezza in modo contrario al diritto internazionale”, come affermato nella Risoluzione 22/6 del 2013 del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite sulla protezione dei difensori dei diritti umani, che impegna tutti gli Stati a proteggere e non criminalizzare coloro che lavorano per difendere i diritti umani.

Pertanto, ci appelliamo alle massime autorità lituane, al Presidente della Repubblica di Lituania, al Primo Ministro e al Ministro degli Affari Esteri, affinché rispettino gli standard internazionali e forniscano protezione e asilo alla difensore bielorusso dei diritti umani Olga Karatch, che si è rifugiata in Lituania. La Lituania è anche membro dell’Unione Europea. Ci rivolgiamo quindi anche alle istituzioni europee e alle missioni dell’UE (ambasciate e consolati degli Stati membri dell’UE e delegazioni della Commissione europea) che, come indicato nelle Linee guida dell’UE sui difensori dei diritti umani, dovrebbero sostenere e proteggere i difensori dei diritti umani. Chiediamo inoltre ai nostri governi nazionali di agire per assicurare che la protezione dei difensori dei diritti umani, degli obiettori di coscienza, dei disertori e renitenti alla leva sia garantita sempre e ovunque, anche in tempo di guerra.

Qui il materiale della Campagna internazionale Object War per l’iniziativa specifica #protection4Olga inclusa la bozza di lettera inviata alle autorità.

Fai una donazione alla Campagna di Obiezione alla guerra, con un libero versamento su Iban IT35 U 07601 11700 0000 18745455 per il sostegno ai movimenti nonviolenti in Russia, Bielorussia, Ucraina, e la difesa legale degli obiettori di coscienza di quei paesi. Grazie. Causale: “Campagna di Obiezione alla guerra del Movimento Nonviolento”