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La parola “nonviolenza”

DiRedazione

Ott 3, 2016

In occasione della Giornata Internazionale della Nonviolenza è stata resa pubblica una lettera all’Enciclopedia Treccani ed all’Accademia della Crusca firmata da un nutrito gruppo di studiosi, ricercatori, attivisti e amici della nonviolenza. La riportiamo integralmente.

Al Comitato Scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana

Al Comitato Scientifico dell’Accademia della Crusca

Consultando il sito dell’Enciclopedia Treccani, ci siamo accorti dell’assenza della parola nonviolenza nel vostro dizionario enciclopedico e nel vostro vocabolario della lingua italiana. Una ricerca più approfondita consente di trovare una breve voce nella sezione delle enciclopedie on line: http://www.treccani.it/enciclopedia/non-violenza/nella dizione errata, cioè separando i termini non e violenza.

Purtroppo, a seguito di questo ci siamo anche resi conto che la parola, oltretutto scritta sempre nell’ormai superata lezione non violenza, è assente o merita una minuscola citazione anche in altre meritorie opere enciclopediche in italiano; eccezioni fanno, a nostra conoscenza, il Dizionario di Politica di Norberto Bobbio, Nicola Matteucci e Gianfranco Pasquino. UTET, Torino, 1976,  l’enciclopedia auto costruita Wikipedia, dove, pur con alcuni errori, si può leggere una voce importante (https://it.wikipedia.org/wiki/Nonviolenza) e, nell’Enciclopedia Umanista (http://it.humanipedia.org/index.php/Nonviolenza), enciclopedia promossa da chi esplicitamente si riferisce alla nonviolenza.

Vorremmo sottolineare che nella letteratura odierna, nel linguaggio giornalistico e nei contesti politici e sociali che si rifanno agli ideali nonviolenti è invalso l’uso della parola scritta tutta unita.  Questo fatto sottolinea il carattere positivo e propositivo della nonviolenza; non si tratta infatti del semplice rifiuto della violenza ma anche della ricerca di una nuova soluzione sia tramite una metodologia d’azione che uno stile di vita. Questa proposta è rintracciabile in generale nella letteratura italiana e, da tempo, nella letteratura del Movimento Nonviolento e in particolare negli scritti del suo fondatore, Aldo Capitini, docente di pedagogia all’Università di Cagliari e Perugia, che scrisse: “In questi ultimi tempi si è cominciato a scrivere nonviolenza in una sola parola, sicché si è attenuato il significato negativo che c’era nello scrivere non staccato da violenza, per cui qualcuno poteva domandare : ‘va bene, togliamo la violenza, ma non c’è altro?’ Se si scrive in una sola parola, si prepara l’interpretazione della nonviolenza come di qualche cosa di organico, e dunque, come vedremo, di positivo ( A. Capitini,  Le Tecniche della Nonviolenza, Milano, Feltrinelli, 1967, p. 9).

La diffusione del termine nonviolenza si è imposta per distinguere una teoria e una prassi, che pur avendo addentellati con il  pacifismo se ne distingue rimarcando una differenza sostanziale: la nonviolenza non è il semplice rifiuto della guerra, ma è una pace positiva, costruttiva.

Ci pare che la proposta di cui ci facciamo portatori vada oltre la pur necessaria esigenza di aggiornamento linguistico. In particolare in questo momento storico concitato e preoccupante, crediamo che il ruolo della cultura e delle istituzioni che la sostengono sia  infatti quello di promuovere con forza nuove soluzioni che partano appunto dal rifiuto di ogni forma di violenza (fisica, economica, razziale, discriminatoria, psicologica, sessuale) per costruire nuovi paradigmi etici. In questo la corretta definizione di una parola, il suo sviluppo culturale e la sua diffusione in tutti gli ambiti con particolare attenzione a quello educativo, ci  sembrano della massima importanza.

L’affermazione dell’uso di tale parola nella Lingua Italiana è comprovata da numerosi fatti tra i quali segnaliamo:

  • La pubblicazione ininterrotta dal 1964 della rivista “Azione Nonviolenta” e di una moltitudine di volumi, pubblicati in lingua italiana, in cui il termine nonviolenza e i suoi derivati compaiono sia nel titolo sia nel corpo dei testi.
  • L’uso della parola (accettato e inserito dopo lunga discussione parlamentare) nel testo di legge sull’obiezione di coscienza, Legge 8 luglio 1998 n. 230: “Nuove norme in materia di obiezione di coscienza” (Guri n. 163 del 15 luglio 1998) che all’art. 8 comma asserisce: e) predisporre, d’intesa con il Dipartimento per il coordinamento della protezione civile, forme di ricerca e di sperimentazione di difesa civile non armata e nonviolenta.
  • Infine il fatto che la parola è stata recepita nella dizione di un insegnamento ufficiale di un Ateneo italiano:Teoria e prassi della nonviolenza, tenuto presso il Corso di Laurea di Scienze per la Pace dell’Università di Pisa, attivo dall’anno accademico 2002/03 al 2013/14.

I sottoscritti, studiosi e praticanti di questa idea, sentimento e forma d’azione, pur di diversa formazione religiosa e politica, convergono nel chiedere alla Vostra Prestigiosa Istituzione uno sforzo di aggiornamento e si offrono come estensori e revisori, in forma assolutamente gratuita, di nuove versioni dei lemmi corrispondenti; propongono inoltre, in collaborazione con le principali istituzioni impegnate nella diffusione della lingua italiana, che l’Istituto perori opportune iniziative scientifiche nel senso della promozione della parola nonviolenza e della sua corrispondente diffusione.

Un cordiale saluto

 

Anna Alonzo

Assistente Sociale Missionaria, Palermo, Consigliera Nazionale del MIR, Movimento Internazionale della Riconciliazione

 

Rocco Altieri

direttore dei Quaderni Satyagraha, già docente di Teoria e prassi della nonviolenza nel corso di laurea in Scienze per la Pace dell’Università di Pisa

 

Angelo Baracca

Saggista antinucleare, già professore di Fisica presso l’Università di Firenze

 

Elena Bernasconi-Tabellini

Docente di Comunicazione Nonviolenta certificata dal Centro Internazionale di Comunicazione Nonviolenta (CNV)

 

Fra’ Paolo (Marino Boldrini)

Frati Minori Rinnovati, Missionario in Tanzania, Coordinatore Commissione Giustizia e Pace Diocesi di Iringa

 

Francesca Borgia

Artista, Messina

 

Giorgio Buggiani

Educatore, Punto Pace Pax Christi, Catania

 

Alberto Cacopardo

Docente di Antropologia all’Università di Firenze, autore del blog “Politics, Poetry and Peace”

 

Gabriella Maria Calderaro

studiosa del pensiero nonviolento, autrice del libro Sarvodaya: un’economia a servizio di tutti. Responsabile delle relazioni internazionali e coordinatrice del progetto UNESCO per il Centro Internazionale Mahatma Gandhi di Monteleone di Puglia (FG)

 

Elena Camino

Centro Sereno Regis, presidente del Gruppo ASSEFA Torino

 

Augusto Cavadi

Presidente della Scuola di formazione etico-politica “G. Falcone” di Palermo

 

Patrizia Cellini

Bibliotecaria presso la BibliotecaNova  di Firenze

 

Cristiano Chiesa-Bini

Ideatore del Premio Nazionale della Nonviolenza

 

Annabella Coiro

Centro di Nonviolenza Attiva e promotore del Tavolo cittadino di Educazione alla Nonviolenza di Milano

 

Vito Correddu

Presidente del Centro di Studi Umanisti “Salvatore Puledda”

 

Marinella Correggia

Ecoattivista e pacifista

 

Andrea Cozzo

Docente universitario, Università di Palermo, autore di libri e articoli scientifici sulla nonviolenza nel mondo odierno e nel mondo antico

 

Fabrizio Cracolici

Presidente ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Sezione di Nova Milanese (Monza e Brianza)

 

Paolo D’Arpini

Coordinatore della Rete Bioregionale Italiana e del Comitato Per la Spiritualità Laica

 

Maria D’Asaro

Insegnante, Blogger, Collaboratrice del settimanale “Centonove” e del giornale telematico “Nonviolenza in cammino”

 

Franco Dinelli

Ricercatore CNR, coordinatore Area Centro Italia Pax Christi, membro di ‘International Board’ di Pax Christi International

 

Angela Dogliotti Marasso

presidente del Centro Studi Sereno Regis di Torino

 

Aristide Donadio

Psicosociologo, membro redazione “Quaderni Satyagraha”, membro comitato tecnico “Centro Peter Benenson” Amnesty International-Sicilia; membro direttivo Campano Associazione Antigone e Osservatorio Campano sulle istituzioni totali; docente di Scienze Umane nei licei statali

 

Davide Facheris

Formatore di Comunicazione Nonviolenta di Marshall Rosenberg

 

Maria Pia Favaretto

Docente Università IUSVE (Istituto Universitario Salesiano di Venezia)

 

Gabriella Falcicchio

Amica e studiosa della nonviolenza, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Movimento Nonviolento

 

Stefania Galardi

Equipe di coordinamento Mondiale de La Comunità per lo Sviluppo Umano

 

Maria Giovanna Farina

Filosofa e scrittrice

 

Gloria Germani

Ecofilosofa e scrittrice

 

Francuccio Gesualdi

Coordinatore Centro Nuovo Modello di Sviluppo

 

Giampiero Girardi

Direttore dell’Ufficio Servizio civile della Provincia autonoma di Trento

 

Carlo Gubitosa

Scrittore e saggista, fondatore delle edizioni no-profit “Altrinformazione”, ex portavoce dell’associazione PeaceLink e già membro del settore nazionale “Pace-Nonviolenza-Solidarieta’” dell’Agesci

 

Renato Kizito Sesana

Missionario comboniano e fondatore delle comunità Koinonia in Kenya, Sudan e Zambia

 

Alberto L’Abate

Già docente di Sociologia per la Pace e Metodologia di Ricerca per la Pace all’Università di Firenze, e docente di Metodologia della Ricerca per la Pace per l’Università internazionale, on line, Transcend, per la teoria e la pratica della pace

 

Diego Ettore Liberati
Research Director, Science & Technology Foresight, National Research Council of Italy

 

Antonio Lombardi

Pedagogista e mediatore dei conflitti, autore di articoli e monografie sulla nonviolenza e la difesa popolare nonviolenta

 

Dario Lo Scalzo

Giornalista, scrittore e videomaker. Attualmente fa parte della redazione italiana di Pressenza

 

Romano Màdera

Professore ordinario di Filosofia morale e di pratiche filosofiche, Università degli Studi di Milano Bicocca

 

Maria Antonietta Malleo

Storica dell’arte, rappresentante dell’International Fellowship of Reconciliation all’UNESCO

 

Alessandro Marescotti

Presidente di PeaceLink

 

Giuliana Mastropasqua

Educatrice Istituto Penale Minorenni di Catania, Consigliera Nazionale Pax Christi

 

Antonio Mazzeo

Giornalista antimilitarista e peace researcher

 

Giuliana Mieli

Psicoterapeuta

 

Rosanna Miccoli

Presidente dell’Associazione Claudio Miccoli per la diffusione di una cultura nonviolenta e ambientalista

 

Barbara Musso
Avvocato negoziatore e mediatore

 

Riccardo Petrella

Professore emerito dell’Università Cattolica di Lovanio, dal 1978 al 1994 direttore del programma FAST (Forecasting and Asssessment in Science and Technology) presso la Commissione Europea

 

Enrico Peyretti

Saggista, collaboratore del Centro Studi Sereno Regis, Torino

 

Vincenzo Pezzino

Medico, Università di Catania, Punto Pace Pax Christi Catania

 

Martina Pignatti Morano

Presidente dell’associazione Un ponte per…, referente del Tavolo Interventi Civili di Pace e membro del Comitato di monitoraggio e valutazione della Sperimentazione dei Corpi Civili di Pace, presso il Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile

 

Massimiliano Pilati

Presidente del Forum Trentino per la Pace e i diritti umani

 

Massimo Pittella

Consulente e formatore indipendente in Comunicazione Nonviolenta secondo l’approccio di M. Rosenberg e facilitatore del dialogo bohmiano

 

Giuliano Pontara

Docente emerito, Stockholm University, Svezia

 

Pasquale Pugliese

Segretario nazionale del Movimento Nonviolento e redattore della rivista “Azione nonviolenta”

 

Raffaello Saffioti

Socio del Centro Gandhi e già docente di Scienze Umane negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado

 

Vincenzo Sanfilippo

Sociologo, Comunità dell’Arca di Lanza del Vasto, membro della redazione della rivista   ”Quaderni Satyagraha”, curatore e autori di diversi saggi sul tema “Nonviolenza e mafia per il superamento del sistema mafioso”

 

Giovanni Sarubbi

Direttore Il Dialogo

 

Cosimo Scordato

Docente di Teologia sacramentaria e di Ecclesiologia alla Facoltà Teologica di Sicilia

 

Peppe Sini

Direttore del Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo

 

Gaetano (Tati) Sgarlata

Psichiatra, Siracusa, Animatore del Gruppo di Animazione missionaria Ad gentes

 

Gianni Sorte

Formatore indipendente in Comunicazione Nonviolenta secondo l’approccio di M. Rosenberg

 

Roberto Tecchio

Fondatore e membro del comitato scientifico del Centro Studi Difesa Civile, Focusing trainer certificato da The International Focusing Insitute ed esperto di metodologia del consenso e gestione nonviolenta dei conflitti

 

Olivier Turquet

Centro di Studi Umanisti “Ti con Zero”, direttore editoriale di Multimage, coordinatore di Pressenza, agenzia stampa per la pace e la nonviolenza

 

Laura Tussi

Giornalista e scrittrice

 

Mao (Massimo) Valpiana

Direttore di Azione nonviolenta e Presidente del Movimento Nonviolento

 

Francesco Vignarca

coordinatore di Rete Italiana Disarmo

 

Tiziana Volta Cormio

Equipe Coordinamento Mondiale di Mondo senza Guerre e senza Violenza

 

Alex Zanotelli

Missionario comboniano

2 commenti su “La parola “nonviolenza””

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