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Microbiografie 29 / – Teresa

DiGiorgio Maghini

Giu 6, 2018

Per questo libro vale la definizione – coniata da san Gregorio Magno – di “Officina Desideriorum”, cioè di quel laboratorio tutto interiore dove il desiderio – arte che ci fa umani – viene affinato e perfezionato per tutta la vita.

Ammetto che quella sera, durante le vacanze di Natale, andando a far benzina alle dieci di sera (non si capirà mai abbastanza quanto sono importanti i distributori notturni per noi con seri problemi di memoria!) non pensavo nemmeno lontanamente al Cantico dei Cantici.

Sono arrivato, e stavo cercando le banconote giuste per fare il pieno, quando mi si è avvicinata una ragazza con un gran sorriso e mi ha detto: “Ciao, Sexy! Non ti faccio mica paura, vero?”.
Appurato che le cose mi fanno paura sono altre, mi ha preso una mano e me l’ha baciata, poi ha ripreso: “Dai, vieni che ci divertiamo un po’…”.

No, guarda, non voglio niente”, le ho detto, già sentendomi piuttosto maldestro.
Maldestrezza che sentivo aumentare mentre lei mi chiedeva: “Perché, non ti piaccio?” e io non sapevo risponderle altro che: “Non è che non mi piaci, è che mi dispiace vederti così”.
“Così come?” ha chiesto lei, mettendomi una mano addosso e descrivendo con ricchezza di dettagli cosa sarebbe stata disposta a farmi.

Mi sono irrigidito: “Ti ho detto che non mi interessa!”.
Con una risata che voleva essere di sufficienza, lei mi ha chiesto di nuovo: “E perché?”
“Te l’ho detto. Mi dispiace vederti così…”.
Mi ha dato le spalle e, nel farlo, ha sibilato a denti stretti: “E allora dammi i soldi senza fare niente!”, poi mi ha piantato lì ed è scomparsa nel lato buio del distributore.

Mi è servito più di un attimo per uscire dal senso di disagio. Ho fatto il pieno e mi sono avviato verso casa.

Guidando, mi venivano alla mente le poche cose che so sulla prostituzione.
Sulla schiavitù di cui queste ragazze sono vittime e sulla violenza fisica e psichica che le mantiene in quello stato. Come mi capita spesso, mi sentivo impotente e arrabbiato.

Ma sopra ogni altra cosa mi chiedevo: ma davvero ci sono uomini che provano desiderio sessuale solo perché una povera schiava è stata addestrata a mettere loro una mano in mezzo alle gambe?
Io non ci arrivo – non ce la faccio – a credere che il desiderio possa nascere da un gesto così.

Mi aveva detto di chiamarsi Teresa.
Buonanotte, Teresa. Perdona tutti quegli uomini che hanno dimenticato dov’è la loro “Officina Desideriorum”.

Di Giorgio Maghini

Pedagogista e counsellor ad indirizzo sistemico-relazionale. Si occupa attualmente dell’ufficio comunicazione della Istituzione per i servizi educativi del Comune di Ferrara. Obiettore di coscienza, è stato Insegnante di sostegno e, in seguito, coordinatore pedagogico nella scuola dell’infanzia. Attualmente coordina un gruppo di Insegnanti di Religione, coi quali riflette sulla comunicazione della spiritualità nel mondo multiculturale. Ha insegnato "Teorie della comunicazione” all’Istituto di Scienze Religiose di Ferrara.

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