L’obiettivo è quello di fare conoscere e dimostrare la credibilità e l’efficacia di strumenti e strategie nonviolente per affrontare e trasformare costruttivamente i conflitti.
I conflitti infatti sono componente naturale nelle relazioni, sia su scala micro, che macro. Imparare modalità e tecniche per gestirli con mezzi pacifici, è condizione per evitare la loro degenerazione in scontro insanabile, violenze o guerra. In questa “rivoluzione culturale” si colloca anche un radicale ripensamento delle idee di “nemico”, di difesa, di patria. Investire in ricerca, in formazione e in coordinamento delle forze della società civile, a partire dai giovani (il servizio civile volontario) o delle organizzazioni esistenti già impegnate in finalità di “difesa civile” (protezione civile, VVFF), è premessa per prefigurare una moderna difesa dai veri e più pericoli nemici di oggi: povertà, disgregazione sociale, calamità e dissesti ambientali, emarginazione, illegalità.
La nuova frontiera per cercare la pace è quella di sostituire la cultura e gli strumenti di guerra con una nuova cultura e con nuovi strumenti, civili e non armati, per affrontare le grandi criticità del mondo contemporaneo. La cultura della guerra ha alimentato spirali di violenza sempre più folli e fuori controllo. Il terrorismo è aumentato, con ferocia mai prima conosciuta.
L’alternativa oggi è tra la barbarie e una nuova strada fondata su valori nonviolenti. Obiettivo di fondo di questo progetto è proporre la credibilità di questa strada e dei suoi strumenti, i risultati positivi che la storia ha visto concretizzarsi, la concreta possibilità di avvalersene per il futuro.
Nuove competenze per la gestione dei conflitti con mezzi nonviolenti, sono necessarie per la costruzione di relazioni eque e rispettose, di dialogo, quindi di giustizia, di sicurezza e di pace.
Casa per la Pace, Movimento Nonviolento, Comune di Modena, Ufficio Politiche Europee e Relazioni Internazionali
L’Antibarbarie
La via della nonviolenza contro la guerra e il terrorismo, come risposta al bisogno di relazioni eque, di sicurezza e di pace
MARZO – GIUGNO 2016
Galleria Europa – Centro Europe Direct
Piazza Grande 17
18 marzo 2016 – ore 18,30
Nonviolenza o barbarie? La ricerca di nuove strategie per la gestione dei conflitti e la risoluzione delle controversie internazionali.
Mao Valpiana, coordinatore nazionale della campagna “Un’altra difesa è possibile”
Federico Casolari, professore di Diritto dell’Unione Europea – Università di Bologna
15 aprile 2016 – ore 18,30
La società civile organizzata, la costruzione della pace, la difesa della patria. Il ruolo dei giovani per una nuova cultura della difesa.
Licio Palazzini , presidente della Conferenza Nazionale degli Enti di Servizio Civile
Pasquale Pugliese , segretario nazionale del Movimento Nonviolento
Testimonianze di:
Hayette Cheick, volontaria del servizio civile – ARCI provinciale
Rossella Giulia Caci , volontaria del servizio civile – ACLI provinciale
13 maggio 2016 – ore 18,30
Le istituzioni e la sperimentazione nonviolenta per intervenire nei conflitti, pacificare, ricostruire, gettare le basi della pace.
La Folke Bernadotte Academy, un approccio moderno alla pace e alla sicurezza internazionali.
Sven-Eric Söder, Direttore Generale della Folke Bernadotte Accademy – Agenzia governativa svedese per la pace, la sicurezza,lo sviluppo
9 giugno 2016 – ore 18,30
Prevenire il conflitto – costruire relazioni rispettose. Trasformare con la nonviolenza i conflitti in opportunità.
Pat Patfoort, antropologa, docente, trainer e mediatrice a livello internazionale nel campo della trasformazione e gestione nonviolenta del conflitto