Il percorso congiunto della Rete è stato rilanciato nei giorni scorsi durante l’Assemblea Nazionale di Roma: ampio sostegno al rafforzamento delle campagne comuni sulla strada della Pace, della Nonviolenza e del Disarmo umanitario.
Un anno di lavoro della Rete Italiana Pace e Disarmo. E’ quello che si celebra oggi 21 Settembre 2021, Giornata Internazionale della Pace ricorrenza scelta appositamente per evidenziare l’importanza della convergenza che ha portato alla creazione della più grande rete del pacifismo italiano.
Il tema voluto dalle Nazioni Unite per questa ricorrenza è “Recuperare meglio per un mondo equo e sostenibile”. Ricordiamo che l’Assemblea Generale dell’ONU ha voluto un giorno dedicato al rafforzamento degli ideali di pace, attraverso l’osservazione di 24 ore di nonviolenza e cessate il fuoco.
“La pandemia è stata accompagnata da un’impennata di stigma, discriminazione e odio, che tolgono più vite invece di salvarle: il virus attacca tutti senza curarsi della nostra provenienza o del nostro credo – si evidenzia nel documento diffuso dal’ONU in occasione del Peace Day – Di fronte a questo nemico comune dell’umanità, dobbiamo ricordarci che non siamo nemici l’uno dell’altro. Per poterci riprendere dalla devastazione della pandemia, dobbiamo fare pace gli uni con gli altri. E dobbiamo fare pace con la natura. Nonostante le restrizioni di viaggio e le chiusure economiche, il cambiamento climatico non è in pausa. Ciò di cui abbiamo bisogno è un’economia globale verde e sostenibile che produca posti di lavoro, riduca le emissioni e costruisca la resilienza agli impatti climatici”.
La Giornata Internazionale della Pace si celebra pochi giorni dopo l’Assemblea Nazionale della RiPD (la prima tenuta in presenza) che il 17 e 18 settembre ha avuto l’opportunità di ragionare sulle proprie attività, confrontandosi anche con esponenti della politica e della società civile in merito alle prospettive di lavoro comune. Le sessioni di dibattito interne sono infatti state precedute da un evento pubblico con gli interventi di Susanna Camusso, Laura Boldrini, Yana Chiara Ehm, Luigi Manconi, Erasmo Palazzotto.
Il quadro che emerge dall’Assemblea è sicuramente positivo e dimostra la volontà del movimento pacifista di lavorare collettivamente per risultati concreti sulla strada della Pace e del Disarmo.
Il dibattito interno è stato aperto e costruttivo e ha portato alla definizione di nuove linee di lavoro ed obiettivi per il futuro, confermando l’impegno su nuove tematiche che sono state già oggetto di riflessione interna negli ultimi mesi: il rafforzamento delle iniziative di educazione alla Pace, una riflessione sulla necessità di rafforzare un ruolo inclusivo e di “ponte” dei popoli dell’area Mediterranea; la volontà di ragionare sull’impatto che confitti e militarizzazione hanno sul cambiamento climatico e sul tema della difesa comune e dell’esercito europeo; l’occasione per il movimento pacifista di un rinnovato ruolo propositivo nel quadro delle contrapposizioni internazionali del nuovo millennio.
I rappresentanti delle aderenti alla Rete Pace e Disarmo hanno voluto inoltre confermare il proprio sostegno alle campagne comuni già attive. La RiPD continuerà così a lavorare per la riduzione delle spese militari, per il controllo dell’export di armi e la difesa della Legge 185/90, per gli interventi civili di pace nei conflitti in corso, per l’istituzione della Difesa civile non armata e nonviolenta, per il controllo della diffusione di armi nel nostro Paese. Con convinzione è poi stato ribadito il ruolo centrale della Rete come terminale italiano di molte campagne internazionali tra cui la Global Campaign on Military Spending, le azioni per il disarmo nucleare con la campagna Premio Nobel ICAN per l’adesione al Trattato TPNW, Pace nel Mediterraneo e Pace Giusta e tra Israele Palestina, la Campagna Control Arms, la Rete ENAAT sul commercio di armi, la campagna Stop Killer Robots o quella INEW contro le armi esplosive.
Al termine dell’Assemblea è stato infine approvato il Regolamento interno della Rete, che ne definisce dinamiche e meccanismi di lavoro, allargando inoltre il gruppo Esecutivo che coordina il lavoro comune e che ora è costituito dai rappresentanti di Cgil, Movimento Nonviolento, ARCI, ACLI, Legambiente, Un Ponte Per, Associazione ONG Italiane, Archivio Disarmo.