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Recensione libro: Anselmo Palini, Più forti delle armi, AVE.

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Feb 2, 2017

Ci sono state però anche persone che hanno dato voce al diritto alla giustizia e alla libertà. Tra queste un posto di primo piano spetta a Dietrich Bonhoeffer, a Edith Stein e a Jerzy Popieluszko, le cui figure sono proposte in questo volume. Si tratta di resistenti nonviolenti che si sono opposti al male con la forza della loro debolezza, della parola e della testimonianza.

Bonhoeffer, Stein e Popieluszko non hanno voltato le spalle a quanto stava accadendo nei loro Paesi e non hanno girato lo sguardo dall’altra parte, ma si sono fatti carico delle sofferenze dei loro popoli, reclamando ad alta voce il diritto alla pace e alla libertà. A noi oggi non sono richiesti simili gesti eroici, ma siamo comunque interpellati da voci di disperazione e da suppliche di aiuto. Sta a noi ascoltarle poiché, come era scritto sulla posta d’ingresso della scuola di don Lorenzo Milani a Barbiana, I care, cioè mi interessa, mi deve importare ciò che accade nel mondo.

Anselmo Palini è docente di materie letterarie e nei suoi studi ha approfondito soprattutto i temi dell’obiezione di coscienza, dei diritti umani e della nonviolenza. Con questo testo ha preso in esame le problematiche connesse con i totalitarismi del XX secolo, approfondendo le testimonianze di chi si è opposto a tali sistemi.

Sergio Albesano

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