Nell’editoriale del direttore responsabile Valeria Santorelli apprezziamo, fra l’altro, l’uso del termine “nonviolenza” tutto attaccato, come ci teneva Aldo Capitini che fosse, per dare il significato non solo di un concetto negativo (il rifiuto della violenza) ma di un aspetto positivo e costruttivo, in cui il rifiuto della violenza si accompagni alla “forza della verità”. Infatti Gandhi per identificare la nonviolenza usava la parola “satyagraha”, che significa appunto forza della verità.
Presentiamo qui di seguito il testo dell’approfondimento tematico del numero 594, uscito il 15 dicembre in cui vengono offerti alcuni scritti del maestro Daisaku Ikeda: sono parole pure, pienamente sottoscrivibili, e leggerle apre il cuore verso una fede religiosa che ha sposato totalmente e completamente l’ideale di pace.
Sergio Albesano
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