Il Movimento Nonviolento, membro di WRI e EBCO, rilancia l’appello delle reti nonviolente e antimilitariste per la protezione degli obiettori di coscienza in Ucraina, alla vigilia del nuovo processo a Ruslan Kotsaba, perseguitato dal 2015. [embeddoc url=”https://www.azionenonviolenta.it/wp-content/uploads/2022/07/2022-07-18-Joint_Press-Release_Ukraine_Kotsaba.pdf”]
Un processo contro il giornalista ucraino, pacifista e obiettore di coscienza Ruslan Kotsaba, si terrà martedì 19 luglio 2022, solo perché ha espresso pubblicamente le sue idee pacifiste.
L’International Fellowship of Reconciliation (IFOR), la War Resisters’ International (WRI),
l’Ufficio Europeo per l’Obiezione di Coscienza (EBCO) e Connection e.V. (Germania) considerano il suo caso una chiara persecuzione politicamente motivata, in violazione dei suoi diritti alla libertà di
di espressione e alla libertà di pensiero, coscienza e religione, garantiti dagli articoli 18 e 19 del Patto internazionale sui diritti civili e politici e dagli articoli 9 e 10 della Convenzione europea sui diritti umani.
Le reti nonviolente e antimilitariste esprimono la loro solidarietà a Ruslan Kotsaba e sollecitano le autorità ucraine a garantire che tutti i pacifisti in Ucraina, compresi gli attivisti del Movimento Pacifista Ucraino, possano esprimere liberamente le loro opinioni e continuare la loro attività nonviolente.
Le organizzazioni ricordano inoltre la loro ferma condanna dell’invasione russa dell’Ucraina e invitano i soldati a non partecipare alle ostilità e a tutte le reclute di rifiutare il servizio militare.
Il governo ucraino dovrebbe salvaguardare il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, in conformità con gli standard europei e internazionali, tra cui quelli stabiliti dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. L’Ucraina è membro del Consiglio d’Europa e Consiglio d’Europa e deve continuare a rispettare la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Poiché ora l’Ucraina è candidata a entrare nell’Unione Europea, dovrà rispettare i diritti umani come come definiti nel Trattato dell’UE e nella giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’UE, che includono il diritto all’obiezione di coscienza.
Guarda qui la video dichiarazione di Ruslan Kotsaba
Gli obiettori di coscienza ci aiutano a capire quando qualche situazione , o ingiustizia, è proprio insopportabile , e a cercare nuove soluzioni più umane . Serve rispettarli, non punirli !
Grazie Ruslan.
Appoggio incondizionatamente l’obiezione di coscienza in particolare al servizio militare e quindi solidarizzo con chi soprattutto in Ucraina rivendica il fondamentale diritto umano all’obiezione.
Solo la nonviolenza attiva invalida la cultura e la tragica e mortifera prassi della guerra.
Il governo di Zelensky, che non ha saputo evitare la guerra, non compia un’altra ingiustizia.
Fabrizio Truini
L’OBIETTARE ALLA GUERRA è l’unico strumento pacifista popolare transnazionale : è un ABBRACCIO tra i POPOLI che non vogliono minacciarsi a vicenda ma scambiarsi le ricchezze delle loro terre e del loro lavoro.
È la PROFEZIA di cui ha bisogno l’umanità per credere nel futuro .
Anche l’Ucraina deve rispettare gli standard europei se a pieno titolo vuole entrare in Europa. Non si può condannare una persona per le sue idee. Anche l’Europa utilizza due owsi e due misure; alla Turchia chiede di adeguarsi agli standard europei, e lo stesso deve fare con l’Ucraina. Tutto il mio sostegno a Ruskan.