Chi infatti continua a credere alle salvifiche doti della tecnologia, dovrà arrendersi all’evidenza di un ’ecosistema planetario che non può darci risorse illimitate. Ne stiamo consumando globalmente ogni giorno quasi il doppio di quelle che il sistema biologico può sopportarne. Ma chi ne trae profitto sono pochissime famiglie in tutto il globo, le multinazionali che intercettano la distribuzione delle merci, che globalizzano le produzioni, delocalizzando e robotizzando, sempre con la benedizione delle grandi banche, a cominciare dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale. Le guerre reali e anche le esercitazioni nei poligoni militari producono un livello di inquinamento oltre ogni soglia tollerabile.
Per tornare ad essere in sintonia con la Natura e riuscire almeno a temperare e limitare le tante piccole e grandi catastrofi già innescate (pensiamo solo al nucleare) non abbiamo altra scelta che invertire subito la rotta. Stop immediato ai combustibili fossili, come l’antico carbone, il vecchio petrolio e l’anziano metano. E fermiamo anche il nuovo assalto all’aria che respiriamo: quello delle onde elettromagnetiche e del nuovo 5 G. Ricordiamo ancora che una delle maggiori fonti di inquinamento globale è la guerra e che ogni esplosione di una bomba libera metalli pesanti e talvolta radioattivi nell’aria e a al suolo.
LA LOTTA PER LA PACE E QUELLA CONTRO I CAMBIAMENTI CLIMATICI SONO LA STESSA!
Limitando drasticamente le folli spese per armamenti e basi militari, potremo liberare risorse per uno sviluppo più giusto, più lento, più solidale e sostenibile.
Il 2 ottobre, cinquantenario della nascita di Gandhi, partirà da Madrid la 2^ Marcia mondiale per la Pace e la Nonviolenza: vi invitiamo tutt* per quella data alle 17,30 alla MEM di Cagliari per l’inaugurazione della mostra 100 ANNI DI PACE. La mostra sarà visitabile fino al 9 ottobre, giornata conclusiva che sarà dedicata alle testimonianze della lotta nonviolenta di Pratobello (Orgosolo) del 1969.
Carlo Bellisai.