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Silvano Balboni era un dono. A Reggio Emilia presentazione del libro di Daniele Lugli

DiRedazione

Set 17, 2018

Il centro di Reggio Emilia del Movimento Nonviolento e Istoreco invitano alla presentazione del libro “Silvano Balboni era un dono”, di Daniele Lugli, presidente emerito del Movimento Nonviolento, già collaboratore di Aldo Capitini e Difensore civico dell’Emilia Romagna.

Il libro di Lugli, pubblicato a cura dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara – mentre racconta la breve, intensa vita del giovane Silvano Balboni, antifascista nonviolento morto a 26 anni nel 1948 a Ferrara, dove era nato – è occasione per ripercorrere aspetti poco conosciuti della nostra storia, nel decennio 1938/1948, dalle leggi razziali alla Costituzione ed all’avvio della Repubblica. L’attenzione è portata sul contributo dell’orientamento liberalsocialista nella costruzione dell’esperienza antifascista particolarmente tra i giovani, nell’avvio della Resistenza e delle diverse tendenze che vi si confrontano. Segue – attraverso l’esperienza del giovane, esule in Svizzera e lì internato militare dopo la diserzione – un quadro dell’intensa attività culturale e politica presente nel nell’unico Paese europeo risparmiato dalla guerra.

Il ritorno del giovane Balboni nel 1945 consente uno sguardo sulla costruzione della democrazia in Italia. Il protagonista del libro ne è partecipe attivamente in contatto con Aldo Capitini – il fondatore della via italiana alla noviolenza – da lui conosciuto e frequentato già prima della guerra. L’impegno nel partito socialista, teso ad un suo profondo rinnovamento, con l’esperienza di assessore comunale, attestano delle speranze, presto deluse, di una diversa, più consapevole e partecipata democrazia nel nostro paese e nella costruzione di una vera federazione europea.

In quei pochi anni Balboni sarà il più stretto collaboratore di Capitini nelle più significative iniziative. Animerà a Ferrara un Centro di Orientamento Sociale, particolarmente attivo e diffuso nel territorio. Il COS, promosso nella Perugia liberata da Aldo Capitini fin dal ’44, come libera assemblea di cittadini su argomenti di carattere locale, ma anche di interesse generale, per un’efficace partecipazione e capacità decisionale dal basso, conosce una rapida diffusione, ma un altrettanto rapido declino.

Balboni è riferimento organizzativo nelle diverse iniziative. Così pure lo è nella promozione, principalmente ad opera di Capitini, di un movimento per la pace che abbia a fondamento obiezione di coscienza e nonviolenza.

In una fase storica nella quale rigurgiti razzisti e fascisti che pensavamo definitivamente estirpati dal nostro Paese riprendono piega, questa ricchissima – per quanto breve – biografia civile e politica, volta generosamente alla trasformazione profonda dell’Italia, merita di essere conosciuta anche a Reggio Emilia.

L’appuntamento è per giovedì 20 settembre alle ora 18.00 presso la biblioteca Ettore Borghi di Istoreco, in via Dante Alighieri 11. Daniele Lugli dialogherà con lo storico Marco Marzi di Istoreco. Introduce la serata Pasquale Pugliese del Movimento Nonviolento

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