ascolto

C’è l’oncologo che spiega la diagnosi concentrandosi sul tuo accompagnatore, senza mai guardarti in faccia. C’è il medico che ti assicura non avrai bisogno di terapie dopo la chirurgia, poi…

“Maestra, a casa mi sento solo e senza nessuno con cui giocare, e quando non gioco tanto di notte mi sento tristissimo. Ti prego, mi rispondi?”

Ci eravamo annusate nelle parole riferite dalle altre ed è emozionante ora incontrarci. È uno di quegli incontri che programmiamo, in un certo senso, a giochi fatti, per festeggiare l’accoglimento…

“Adesso va meglio, non faccio più tanto casino”. Bene. “L’ultima nota l’ho presa stamattina ma non era colpa mia”.