Dal 27 al 28 agosto l’appuntamento annuale co-organizzato dal Movimento Nonviolento insieme a Io, Noi – ODV e Biblioteca per la Nonviolenza, inserito nel calendario ufficiale dell’anno europeo dei giovani 2022, è al Giardino Verano di Roma San Lorenzo.
Si accendono di nuovo le luci di Flumen Festival dell’ecologia, della nonviolenza e delle migrazioni promosso dalla Biblioteca per la Nonviolenza, dall’Associazione “Io, Noi” e dal Movimento Nonviolento.
La prima edizione romana, dopo i primi tre anni in cui il Festival si è tenuto a Fiumicino, si terrà al Giardino Verano, un’oasi urbana all’interno di uno spazio pubblico rigenerato nel quartiere San Lorenzo.
Dal 27 al 28 agosto Flumen Festival tornerà con un programma ricchissimo impreziosito dallo spettacolo teatrale di Federica Cacciola “Ma sei scema? Morte di una brava bambina…”. Due serate dal vivo, dalle 17:30 a mezzanotte, che vedranno anche momenti di grande energia come il concerto domenicale de Le Teste di Modì, al ritmo delle canzoni di Caparezza.
Nelle ultime due edizioni lo scenario della pandemia ci ha costretto a modificare la formula del Festival, la speranza era, quanto prima, di un ritorno alla normalità. L’edizione 2022 trova uno scenario mondiale ancora più drammatico, oltre alla persistenza della pandemia, da febbraio c’è stato lo scoppio della guerra in Ucraina che ha coinvolto l’Europa. “È proprio nei momenti di difficoltà che bisogna fare tutti gli sforzi per tenere accesa la fiammella della speranza, quel Lumen – spiega Daniele Taurino, direttore culturale e artistico del Flumen Festival – che con il Festival vogliamo far scorrere come un fiume (Flumen) tra la gente”.
Il Flumen Festival quest’anno ha ottenuto anche l’importante riconoscimento di essere inserito nel calendario ufficiale degli eventi dell’Anno europeo dei giovani 2022. Così, tra gli spazi del Festival si potranno anche vedere i risultati dei conclusi progetti europei del Movimento Nonviolento come Nonviolent European Resistance e Mediterranean Youth versus Climate Crisis; e le iniziative in corso degli Erasmus+ in corso da parte di Io, Noi – ODV come EDU2030: Youth in Transition ed Circular economy for immigrant youngsters. E ancora, “libri a sorpresa” a cura della Biblioteca per la Nonviolenza, stand artigianali eco-creativi, spazio giochi e laboratori per bambini, una mostra dedicata a Ernesto Rossi e molto altro.
“Ci teniamo a ringraziare per il loro contributo – afferma il direttore artistico Daniele Taurino – il Municipio II e il Consiglio Nazionale Giovani per il patrocinio gratuito; Emanuele Caputo, gestore del Giardino Verano, per la disponibilità e il suo apporto al Festival”. Tutti gli eventi saranno seguiti dai media partner OCR News a Radio Kaos Italy, nonché come sempre da Azione nonviolenta, la rivista fondata da Aldo Capitini nel 1964.
La IV edizione sarà ancora la cornice della consegna del premio “Matumaini” indetto da “Io, Noi – ODV” per ricordare la figura del dott. Ugo Montanari medico di Fiumicino e missionario in Tanzania scomparso il 5 settembre del 2016.
Sulla scia dello YouthMusic Contest dello scorso anno continua anche la valorizzazione dei talenti musicali giovanili con le esibizioni della band La funzione strumentale, della giovane promessa indie Tauri e dei chitarristi Gabriele Fabbri e Gabriele Lotichius.
Il cuore pulsante del Festival rimane sempre il programma culturale, con ospiti di spessore e dialoghi d’approfondimento sui temi d’attualità. Parteciperanno alla IV edizione: Martina Rogato, Gabriella Falcicchio, Vanessa Roghi, Antonella Braga, Diletta Alese, Giulio Saputo, Alessandro Polinori, Gianfranco Franz, Claudio Tosi, Sergio Bassoli, Rossano Salvatore, Martina Pignatti Morano…e altri ancora!
Scopri il programma 2022 completo al link: https://www.flumenfestival.eu/edizione-2022/
“Chi ritiene che tutto sia perfetto nell’umanità-società-realtà, ci pensi. Ma un punto sia chiaro: che le difficoltà non impediscono di cominciare, di farsi centro di nonviolenza. Ogni musica ha cominciato, prima di aspettare che tutti ascoltassero. Ognuno che è innamorato non aspetta che tutti quanti si innamorino”. (Aldo Capitini)