Firenze. Si presenta così ‘Facciamo Insieme un Passo di Pace’, la manifestazione-evento nazionale in programma domenica prossima 21 settembre in piazzale Michelangelo a Firenze, dalle 11 alle 16, e promossa da quattro reti della società civile: Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci, Tavolo Interventi Civili di Pace.
Secondo i promotori, le guerre hanno fallito e generato conflitti ormai fuori controllo. Non sarà una nuova operazione militare a sconfiggere l’Isis e a portare pace e democrazia in quell’area. Non è il ricorso alle armi lo strumento per la soluzione del conflitto israelo-palestinese.
Per questo, un passo di pace, per quanto difficile e ambizioso, è necessario. “Non siamo anime belle, ma siamo preoccupati dalla crescita della violenza e vogliamo che il mondo politico ci ascolti” – ha affermato a nome delle reti promotrici Sergio Bassoli, che, assieme a Francesca Chiavacci (presidente nazionale Arci) e Stefano Maruca (ufficio internazionali Fiom), ha partecipato alla conferenza stampa tenutasi questa mattina a Firenze.
L’appuntamento di domenica prossima 21 settembre coincide con la Giornata Internazionale per la Pace istituita dalle Nazioni Unite come momento di riflessione e di richiamo verso la necessità di agire concretamente per la costruzione di un mondo privo di conflitti.
In quella giornata saranno diffuse le proposte concrete e innovative di pace, disarmo e nonviolenza (già anticipate all’intergruppo Parlamentari per la Pace come ulteriore momento di un confronto aperto da qualche mese) elaborate dalla galassia di organizzazioni e associazioni che hanno promosso e aderito all’evento e dalla società civile internazionale che opera nei luoghi di conflitto.
Inoltre, in questi giorni, le quattro reti promotrici hanno scritto una lettera di invito al Presidente del Consiglio. Un invito a partecipare alla giornata di mobilitazione, a non sottostimare la ricchezza del movimento pacifista e nonviolento italiano e a esercitare quell’idea di “ascolto democratico” così rilevante e utile, secondo il fondatore della nonviolenza politica italiana Aldo Capitini.
“Negli ultimi tempi su vari temi (anche quelli che caratterizzano la nostra azione) – si legge nella lettera inviata nelle scorse ore – Lei ha interagito con molti organismi, internazionali in particolare con un confronto serrato con Unione Europea e Alleanza Atlantica. Perché dunque non prevedere anche un momento di confronto con la società civile italiana, che è in contatto e rappresenta anche quella europea? Perché non ascoltare anche le nostre indicazioni su come è possibile trasformare e risolvere i conflitti, senza limitarsi alle considerazioni di natura “strategica e militare” che avranno sicuramente portato alla Sua attenzione?”
Associazioni, reti e organizzazioni legate all’evento di Firenze sono quindi pronte a fare un nuovo passo di pace, primo di una lunga serie necessaria.
E proprio a Firenze, in vista dell’appuntamento di domenica prossima, gli studenti dell’Udu-Sinistra Universitaria e Rete Studenti Medi invitano a partecipare ad un flash-mob alle ore 17 di domani venerdì 19 settembre sul ponte Santa Trinita per sventolare bandiere e colori di pace.
Facciamo insieme un passo di pace ha ricevuto il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Firenze e continuano a giungere le adesioni di numerose amministrazioni comunali.
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Si ringraziano colleghe e colleghi per lo spazio che daranno a questa comunicazione.
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