Ancora una volta una manifestazione per chiedere pace e giustizia è stata insanguinata da una terribile strage in Turchia.
Nell’esprimere tutta la nostra solidarietà a chi in Turchia ha pagato con la vita il desiderio di pace e giustizia, vogliamo ribadire che le uniche armi che conosciamo e approviamo sono la nonviolenza, il disarmo, il riconoscimento dei diritti, il perdono, il servizio agli oppressi e ai poveri, la ricerca del bene comune, con la rinuncia da parte di tutte le parti in conflitto ad ogni sopraffazione, avidità, calcolo di potere e interesse particolare.
In Iraq, Siria, Afghanistan e Libia, dopo il fallimento degli interventi militari che non hanno prodotto altro che migliaia di morti e la nascita e il rafforzamento di nuovo terrorismi, l’unica soluzione che viene adombrata sono ancora dei bombardamenti, che causeranno altri morti di civili e sete di vendetta.
In Israele / Palestina la violenza e l’odio continueranno a fare vittime e terrorizzare gli innocenti. La ricerca di una soluzione giusta, che preveda almeno il ritorno dei palestinesi ai loro territori e la sicurezza per Israele, non riesce ad affermarsi e nuovo sangue scorrerà in quelle terre, finché non saranno riconosciuti i diritti dei palestinesi e non si interromperà la catena dell’odio e della vendetta, con il perdono e la riconciliazione
Ciascuno nel proprio ruolo e responsabilità si opponga a questo ennesimo tragico errore e favorisca una soluzione negoziata attraverso l’ONU, che è l’unico organismo legittimato a poter decidere di intervenire dall’esterno nelle aree di conflitto, con interventi di polizia internazionale, sulla questione siriana e più in generale sull’area del Medio Oriente e nord Africa.
M.I.R. – Movimento Internazionale della Riconciliazione
www.miritalia.org
Movimento Nonviolento
www.azionenonviolenta.it
foto di copertina di Erminia Scaglia