“L’Alternativa Onlus” e il “Movimento Nonviolento”, in collaborazione con l’Autorità Garante per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Fiumicino, hanno avviato dall’inizio dell’anno il progetto Vite sospese. Percorsi di conoscenza tra detenzione e libertà. Un ciclo di seminari aperto a tutte e tutti alla scoperta di un mondo poco conosciuto: quello delle carceri e delle persone che vi sono detenute.
“Se le barriere fisiche che dividono i detenuti e le detenute dalla società non si possono abbattere da un momento all’altro – afferma Jacopo De Luca, presidente di Alternativa Onlus – c’è un urgente bisogno di far crollare quelle mentali”. “Da una parte c’è il carcere – continua Daniele Taurino, responsabile del Movimento Nonviolento, centro territoriale del Litorale romano – dall’altra ci sono le pene alternative che sono ancora poco usate ma che sono molto meno recidivanti del carcere: questa ‘diversa’ impostazione però non si può mettere in atto se quasi tutte le risorse (3 miliardi all’anno!) sono destinate al settore di custodia e sicurezza e quasi niente per le figure professionali della riabilitazione, analogamente a quanto accade in materia di difesa fra settore militare e civile”.
Il quarto di questi incontri, dedicato al tema “Minori in carcere e carceri minorili” vedrà come ospiti esperti delle associazioni “Antigone” e “Il Viandante”. L’Osservatorio di Antigone sulle carceri minorili si è imposto sempre più in questi anni quale punto di riferimento per i media, per l’opinione pubblica e per le stesse istituzioni nella conoscenza e nella elaborazione sulla detenzione minorile. “Dal 2016 – spiegano da Antigone – siamo autorizzati a entrare negli istituti di pena per minori anche con le telecamere. Far vedere non è la stessa cosa che raccontare a parole e siamo certi che il nostro contributo alla comprensione del mondo penitenziario minorile sarà da ciò fortemente accresciuto”. Ragazzi fuori è il terzo Rapporto di Antigone sulle carceri minorili italiane. Prima erano usciti Ragazzi dentro e Non è una giustizia minore. Oggi, in tempo di riforme e nuove prospettive per il sistema penitenziario, è tempo di guardare ai ragazzi inseriti nella società e non più dentro un muro di cinta.
La Legge 8 Marzo 2001 n.40 “Misure alternative alla detenzione a tutela del rapporto tra detenute e figli minori”, c.d. Legge Finocchiaro, prevede la possibilità di espletare in luoghi alternativi al carcere la pena per le condannate madri di prole di età non superiore ad anni dieci. L’applicazione di tale legge è fortemente limitata da fatti concreti, tra questi, la mancanza di strutture adeguate. “Il nostro impegno – scrive l’associazione Il Viandante – per la creazione di una struttura adeguata a questo scopo è iniziato nel Gennaio 2005 con la campagna di sensibilizzazione, informazione e raccolta fondi Belli come il sole. Con il progetto Il sorriso di domani si vuole dare un seguito concreto a quella campagna, convincendo le Istituzioni competenti a porre fine a questa situazione intollerabile per una società propriamente civile”.
“Anche quando si parla di carceri l’attenzione sull’infanzia e sui minori va tenuta altissima e riguarda molti aspetti – dichiara Vincenzo Taurino, Garante del Comune di Fiumicino per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza – per questo abbiamo voluto portare a Fiumicino questo seminario per accendere un faro sulle criticità e le possibilità di una loro adeguata tutela”.
L’appuntamento è giovedì 18 maggio dalle ore 18 nella Sala Teatro di Villa Guglielmi, entrata di Via della Scafa, 44.
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