• 16 Novembre 2024 19:22

XXVII Congresso MN: Contributo dal Centro territoriale di Brescia

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Feb 17, 2024

La nostra società ha bisogno di nonviolenza e riteniamo che la nonviolenza ci indichi la strada per un mondo migliore.

La tragica realtà di un mondo dilaniato dalle guerre e dall’ingiustizia accresce l’urgenza dell’azione nonviolenta che risponde al nostro bisogno di una visione più ampia, che sappia tradurre in azione sogni e ideali, opponendo alla “banalità del male” la responsabilità del bene, superando lo scoraggiamento e il senso di impotenza che spesso ci colgono in questi tempi oscuri.

Il nostro percorso individuale e collettivo ci ha portato sulla strada che dal pacifismo giunge alla nonviolenza, proposta nella quale ci riconosciamo sia come prospettiva per la nostra vita che come proposta di azione politica.

Dev’esserci sintonia tra le scelte individuali e quelle collettive, la stessa crisi climatica le impone con urgenza, ed è perciò importante che mettiamo in comune le esperienze individuali, valorizzando anche i momenti di formazione.

Il Movimento Nonviolento ha una lunga storia di riflessione e di lotta che deve essere valorizzata e trasmessa alle giovani generazioni.

Oltre allo specifico antimilitarista, disarmista e di opposizione integrale alla guerra, sono molti gli ambiti dove abbiamo proposte che derivano anche dal nostro bagaglio di esperienza e memoria: dall’educazione alla difesa dell’ambiente e della democrazia , per un nuovo modello di sviluppo e stili di vita sostenibili non disgiunti da un consumo critico.

Individuiamo come specifici e prioritari ambiti di intervento:

Il sostegno e la diffusione della campagna di obiezione alla guerra che deve essere confermata ed ampliata. Questa campagna ha dato respiro internazionale ai nostri temi principali, (disarmo, obiezione di coscienza, sostegno ai “gruppi misti” e alle reti) a partire dall’opposizione integrale alla guerra (tema non scontato anche fra i pacifisti). E’ anche importante diffondere l’informazione che la leva obbligatoria non è stata abolita ma soltanto “sospesa” e che pertanto l’obbligo alla coscrizione può essere ripristinato in caso di guerra, crisi o carenza di soldati.

La campagna “un’altra difesa è possibile” ha costituito una salto di qualità nelle nostre attività portando l’azione anche a livello istituzionale. Il riconoscimento della difesa civile, non armata e nonviolenta deve essere l’obbiettivo prioritario della nostra azione, ma è importante agire anche a livello culturale per mostrare che è possibile contrastare la violenza e la guerra con la resistenza civile che utilizza forme di lotta nonviolente e disarmate, attingendo anche agli esempi che la storia ci ha dato.

Proseguire il nostro impegno nella campagna “Italia Ripensaci”

Sostegno alla campagna di pressione alle “banche armate” specialmente ora che il governo si accinge ad una “riforma” della legge 185 nel tentativo di ridurre al minimo le informazioni relative alle esportazioni di armi.

Individuare specifiche forme di lotta e contrasto della cultura bellicista e della crescente militarizzazione della scuola e della società e proseguire la lotta alle sempre crescenti spese militari .

Avviare canali di comunicazione, condivisione, riflessione con i movimenti ambientalisti ed ecologisti.

A livello locale, rileviamo che nonostante difficoltà personali e collettive, le iniziative messe in campo nell’anno appena concluso, sono testimonianza di un gruppo attivo e vivace e non dobbiamo far sì che i problemi che abbiamo (in primis lo scarso ricambio generazionale) siano un alibi per rinunciare ad agire e fare proposte nuove. Se il gruppo di lavoro attivo conta un numero ridotto di partecipanti, la rete di collaborazioni instaurata nel corso di decenni in città con molteplici realtà associative , sindacali e istituzionali, è molto ampia . Siamo riconosciuti come interlocutori credibili e attenti.

Dovremo però migliorare l’organizzazione interna , la comunicazione e la distribuzione delle responsabilità per conseguire i nostri obbiettivi prioritari e valorizzare le indicazioni che ci vengono dal nazionale avviando una circolarità di informazioni e azioni con gli altri centri territoriali.

Ci congratuliamo con la segreteria nazionale e il Comitato di coordinamento, rilevando un salto di qualità negli ultimi anni con una presenza e una incisività maggiori che nel passato. L’adesione alle reti, in primis Rete Pace e Disarmo ha consentito un’azione più precisa e puntuale che ha trovato riscontro anche negli interventi sugli organi di informazione. Purtroppo il nostro centro è carente nella valorizzazione delle risorse del nazionale e tende a circoscrivere le attività prevalentemente all’ambito locale. Dovremo impegnarci a valorizzare a livello territoriale la risorsa delle competenze e delle indicazioni del nazionale magari trovando anche canali di informazione, confronto e scambio fra i vari centri territoriali.

Esprimiamo infine il nostro apprezzamento per la nuova veste di Azione Nonviolenta online che ospita interventi molti interessanti e puntuali, auspicando che possa essere sempre più uno strumento di comunicazione fra i centri, così come la rivista utile strumento di approfondimento e sostegno alla nostra azione.

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